JESI- Il Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” ha organizzato una cena sociale per sostenere Mediterranea Saving Humans. Non solo una barca, ma una piattaforma culturale, scientifica, che si occupa della società civile arrivata nel Mediterraneo. Un momento di incontro e di sostegno per la piattaforma culturale, scientifica, che si occupa della società civile nel Mediterraneo.
L’appuntamento è in programma venerdì 19 luglio, nella sede del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” (via Pastrengo 2) di Jesi. L’occasione servirà anche a ricordare la liberazione della città. «Le sottoscrizioni che verranno raccolte andranno in sostegno a Mediterranea, progetto che più volte si è trovato, con la sua nave “Jonio”, nelle medesime condizioni della Sea Watch, a sostegno della quale, lo scorso 1 luglio, è stato organizzato un presidio in Ancona. Come anarchici e libertari eravamo presenti, insieme alla sinistra ed ai sindacati», spiegano gli organizzatori.
La cena sociale sarà dunque un’occasione per ricordare la liberazione di Jesi e sostenere il progetto umanitario in tutte le sue difficoltà: Mediterranea, molto affine alle ONG costrette ad abbandonare il mare nostrum, svolge una funzione di testimonianza, documentazione e denuncia.
«Oggi come ieri la nostra forza rimane quella di mostrarci uniti nelle diversità, alla luce del sole, fermi e decisi nella condanna sociale della paura indotta che spesso genera mostri politici, di cui poi è difficile liberarsene», dicono gli organizzatori.
Un appuntamento che ha raccolta l’adesione, oltre a Jesi per Mediterranea, di Jesi in Comune, Laboratorio a Sinistra, Sinistra Italiana, Anpi di Jesi, Arci comitato Jesi-Fabriano, Libera presidio di Jesi, Circolo SpazioRosso U. Terracini.