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Jesi, con “Leggere la storia” a Palazzo della Signoria tornano gli incontri di storia contemporanea

Il Comune di Jesi organizza e promuove la tredicesima edizione di “Leggere la Storia. Incontri di Storia Contemporanea” anno 2024: tre appuntamenti dal 4 al 6 giugno

Piazza Colocci e palazzo della Signoria

JESI – Sottrarre all’oblio il passato e affermare il presente perché, come scrive Erodoto nel primo libro delle “Storie”, “… delle cose avvenute da parte degli uomini non svanisca col tempo il ricordo”. E se oggetto della storia sono gli uomini, allora essa, come sostiene Marc Bloch, è scienza degli uomini nel tempo per definire del presente non solo le esigenze, ma anche il suo statuto ontologico, il suo esser-ci separandolo da ciò che non è più, il passato e da ciò che non è ancora, il futuro. La storia insomma, lungi dall’essere un passatempo da chierici pedanti, ha sempre una dimensione etico politica che la rende l’ossatura di ogni consorzio umano.

Ed è perciò che il Comune di Jesi organizza e promuove la tredicesima edizione di “Leggere la Storia. Incontri di Storia Contemporanea” anno 2024, un ciclo di incontri pubblici ai quali, negli anni, hanno partecipato i più autorevoli esponenti della storiografia italiana. Storici accademici di lungo corso come Emilio Gentile, Giovanni Sabbatucci, Paolo Pombeni, Tiziano Bonazzi, Paolo Macry, Simona Colarizi e altri, volti familiari al grande pubblico per la loro presenza a programmi televisivi, si sono alternati, nelle diverse edizioni, a giovani e promettenti studiosi oggi pienamente accreditati, offrendo il loro patrimonio di conoscenze e di studi.

Anche per l’edizione 2024, che si tiene in collaborazione e sotto l’egida dell’Istituto Storia Marche, il palcoscenico del grande racconto della storia sarà il Palazzo della Signoria in Piazza Colocci 1, sede della Biblioteca Planettiana, dove dal 4 al 6 giugno, per tre incontri consecutivi, si discuterà degli avvenimenti che esattamente cent’anni or sono, nel 1924, segnarono la storia italiana e mondiale: l’assassinio di Giacomo Matteotti, con la secessione dell’Aventino e la successiva svolta che portò il regime fascista a gettare le fondamenta dello stato totalitario, la morte di Lenin e la violentissima lotta per il potere che terminò con la spietata affermazione di Stalin e il caso Girolimoni, il mostro di Roma, uno dei primi episodi dell’Italia moderna in cui, ancora una volta, l’errore giudiziario fu anche il risultato di una spirale ossessiva volta a costruire artificiosamente un capro espiatorio. Tutti gli incontri, a ingresso libero, si terranno alle ore 18.15.

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