JESI – Da un mese non c’è il riscaldamento nel canile di Jesi. Sono circa cinquanta i cani ospitati nella struttura sanitaria di via Zanibelli che è anche rifugio “Cardinali”.
«La mancanza di riscaldamento e di acqua calda crea problemi a tutti i cani ospiti e soprattutto a quelli malati che magari devono essere sottoposti ad interventi chirurgici costringendo la struttura a rivolgersi esternamente, con conseguenti danni economici» riferisce un visitatore. Una situazione grave che complica il lavoro del personale e la permanenza degli animali, anche i felini visto che le colonie vengono sterilizzate qui. Il lavoro che viene svolto al canile, infatti, è prezioso: qui sono ospitati cani che non si sono trovati bene con i proprietari ed ecco allora che la struttura diventa un trampolino di lancio per trovare una nuova famiglia. L’intervento dell’associazione “I miei amici animali”, che gestisce il canile di Jesi e quello di Moie, è mirato ad una adozione consapevole cioè tra animale e padrone ci deve essere una giusta relazione affinché l’animale non debba tornare in canile. L’associazione fa sapere che sono utili coperte calde per l’inverno in lana o in pile, evitando piccoli pezzi, scatolette cibo umido specifiche per cuccioli di cani e di gatti soprattutto per Jesi, giochi per cuccioli e adulti di cani e gatti (palline, corde per i denti, animaletti di plastica, giochi resistenti per adulti, peluches), cestini e cuscini per cani e gatti, guinzagli e museruole di varie grandezze, lettiere e relativa sabbietta, cucce in legno, teli resistenti (ombreggiante) per ricoprire i box di Moie e proteggere i cani dal freddo invernale e dal caldo estivo, reti metalliche per aggiustare vari recinti dei cani di Moie, secchi di vari tipi e altezze (per far bere i cani) e ciotole in alluminio.