JESI – Fine del lavoro agile in Comune. Dalla prossima settimana non sarà più possibile eseguire la prestazione da remoto, con riferimento alla propria abitazione.Il Municipio jesino ha sempre organizzato il lavoro agile in cicli bisettimanali o settimanali, in cui la prestazione lavorativa veniva svolta in parte in presenza nelle sedi comunali ed in parte presso il domicilio del dipendente, escludendo, fin dalla prima deliberazione del marzo 2020, che il singolo lavoratore potesse svolgere la prestazione a casa per tutte le giornate lavorative della settimana, fatta eccezione per i casi di quarantena o isolamento fiduciario, per i casi di didattica a distanza dei figli minori e fatta eccezione per i lavoratori rientranti nella categoria dei lavoratori fragili.
Da lunedì 18 ottobre, ha stabilito quindi la giunta guidata dal sindaco Massimo Bacci, non sarà più possibile eseguire la prestazione con la modalità agile.
Previste comunque alcune eccezioni. La modalità agile di esecuzione della prestazione è mantenuta per i lavoratori fragili, se il dipendente è posto in quarantena o in isolamento fiduciario per disposizione dell’autorità sanitaria ed è possibile anche per il dipendente che sia genitore di uno o più figli minori, per i quali l’autorità sanitaria o l’autorità scolastica abbia disposto la didattica a distanza. La modalità agile di esecuzione della prestazione è altresì possibile nei casi in cui all’interno della stessa stanza / ufficio vi operano più dipendenti e non è possibile assicurare una distanza minima, da seduta a seduta, di almeno un metro.
Restano operative fino al 31 dicembre 2021 le disposizioni sulla flessibilità oraria quali:
– In accordo con il proprio dirigente o suo delegato il personale può entrare in servizio nella fascia dalle 07.30 alle 10.30 per espletare la propria prestazione lavorativa;
– L’uscita dal servizio è determinata in relazione al momento dell’entrata, tenuto conto dell’obbligo orario ordinario giornaliero; è fatta salva la possibilità, in ogni caso, la possibilità di utilizzare gli ordinari permessi ad ore nel rispetto della disciplina prevista dal CCNL 21 maggio 2018 o i recuperi del lavoro straordinario già prestato.