Attualità

Giochi nei parchi grazie al 5 per mille

Dodicimila euro è la somma raccolta dal 5Xmille dei cittadini jesini che hanno voluto finanziare il progetto "Jesi città amica dei bambini", volto all'acquisto di giochi nei parchi pubblici e nelle scuole dell'infanzia

JESI – Sono stati 500 gli jesini che hanno devoluto il 5Xmille al progetto “Jesi città amica dei bambini” volto a finanziare l’acquisto di giochi nei parchi pubblici e nelle scuole dell’infanzia.

La somma devoluta ammonta a circa 12mila euro: «Si tratta – ha spiegato l’assessore Mario Bucci – di dichiarazioni relative al 2014 (redditi 2013) anno in cui l’amministrazione ha destinato la finalità di queste risorse. Una cifra che è quasi il doppio di quanto raccolto in passato». Una targhetta per ricordare come sono stati acquistati i giochi verrà applicata sugli stessi. Una decina verranno istallati subito, ulteriori di quelli previsti necessitano di un montaggio e dovrà essere prevista una spesa aggiuntiva. Intanto sono stati messi nero su bianco: una palestra nell’area verde di Piazza Bramante, due giochi di cui un’altalena al Parco Manzoni davanti allo scientifico, una torretta in legno e un’altalena nello spazio difronte alla Cooperlat, uno scivolo in via Ragazzi del ’99, tre giochi in via Ugo La Malfa, tre nell’area Cordai, due in via Asiago, un’altalena agli Orti Pace e una ai giardini pubblici dove lo scivolo bruciato con gli accendini attende sistemazione.

«Lo scivolo era già stato riparato dopo un precedente danneggiamento – ha precisato il consigliere Torri – Poi è stato rotto di nuovo, nei magazzini non avevamo un nuovo pezzo in sostituzione e nel frattempo sono cambiate le misure. L’invito, visto il costo dei giochi e la difficoltà di reperire i pezzi qualora vengano rotti, è a rispettare il patrimonio pubblico». Invito raccolto anche da Bucci che ha ricordato l’infausta fine fatta dalle panchine al Cardinaletti, tre ne sono state rotte, e lo scivolo agli Orti Pace ridotto come un cavatappi. Su iniziativa di Torri il comune ha partecipato ad un’asta fallimentare per l’acquisto di una parte dei giochi investendo 17mila euro come base d’asta.