Attualità

«No alla scuola al Verziere»

Il candidato sindaco del Pd di Jesi, Osvaldo Pirani contesta il progetto dell'amministrazione comunale di realizzare una scuola nel parco di via Fermi, previo abbattimento della palazzina ex Crt, da decenni in degrado

Osvaldo Pirani

JESI – Al posto della palazzina ex Crt del Verziere potrebbe sorgere una nuova scuola. L’amministrazione comunale ha presentato un progetto in regione al fine di ottenere le risorse per la realizzazione della struttura, previo abbattimento della palazzina ex Crt del Verziere. Ma il candidato sindaco del Pd, Osvaldo Pirani non ci sta. «A noi – scrive – questa idea non piace per niente, perché costruire un asilo nel parco significherebbe interdirne l’utilizzo agli abitanti del quartiere che da anni chiedono la riqualificazione di quest’area per avere finalmente uno spazio verde a disposizione. C’è poi davvero bisogno di una scuola dell’infanzia che sostituisca l’attuale di Santa Maria del Piano? Non risulta che quella sia inagibile, anche perché è tuttora regolarmente frequentata dai bambini. E che dire dell’ipotesi della scuola primaria? A 200 metri c’è già la Mazzini, che recentemente il sindaco ha definito la scuola più sicura della città e che non ha problemi di sovraffollamento».

Per Pirani è, dunque, «questione di scelte». «Agli abitanti del Verziere si vuole far capire che per abbattere la “magione” (struttura ex-crt) servono 30mila euro e se l’intervento non lo paga l‘Inail non se ne farà niente – osserva sempre il candidato Pd -. Più o meno quella stessa cifra, ad esempio, Bacci l’ha spesa per commissionare a Nomisma lo studio (per il resto finanziato da Maccaferri) che ha utilizzato per dare il via alla sua campagna elettorale. Questione di priorità, questione di scelte, ognuno fa le sue e ne risponde ai cittadini. Se però qualche altro candidato prende l’impegno di abbattere la struttura (cosa che i residenti chiedono a gran voce e che il Pd ha già proposto in Consiglio comunale) avanzando l’idea di un centro sociale a disposizione del quartiere, allora la logica dell’attuale amministrazione è quella di bollarlo come persona poco seria. Per quale motivo? Non si sa. Certo è che tale atteggiamento denota scarsa attitudine al confronto democratico e mancanza di rispetto. Quel rispetto che si deve ai cittadini ma anche alle idee degli altri».