JESI – Piaga piccioni e manto erboso da rimettere in sesto allo stadio Carotti di Jesi, “orfano” di manifestazioni sportive dallo scorso 11 ottobre (Jesina- Atletico Gallo 0-2) e ancora in attesa di sapere se e quando ritornerà ad ospitare partite in questa stagione. Su un impianto che, dopo anni di alti e bassi quanto ad attenzioni e manutenzioni mostra la corda, il Comune di Jesi prova a intervenire per mettere una pezza, intanto, quanto alle problematiche maggiori. Su tutte, l’igiene.
L’impianto dall’estate scorsa è gestito in via temporanea della cooperativa sociale Tadamon, dopo che la Jesina Calcio ha rinunciato anzitempo al rinnovo della propria gestione, avviata nel 2017 dalla precedente proprietà leoncella e proseguita dall’attuale.
Non è una situazione ideale, quella in cui versa l’impianto. «Presso lo Stadio Carotti – rilevano gli uffici – a causa della mancata manutenzione ordinaria verificatasi con la precedente gestione, sono state rilevate diverse situazioni di criticità, in particolare sulla tribuna, per la presenza di una colonia di piccioni nel sottotetto, e sul campo di gioco, per il cattivo stato del fondo in erba naturale, che richiedono degli interventi una tantum più approfonditi, non riconducibili alla manutenzione ordinaria prevista dalla convenzione stipulata con Tadamon».
Sarà quest’ultima, che si è dichiarata disponibile a effettuare tali lavori e possiede i requisiti e l’esperienza necessari, a occuparsi della installazione di una rete parapiccioni e della disinfezione dei seggiolini riservati al pubblico locale sulla tribuna. Inoltre si procederà al ripristino del fondo del campo in erba naturale: concimazione straordinaria, rizollatura parziale, risemina.
Lo stesso campo verde è apparso nelle ultime stagioni in evidente sofferenza. D’altro canto c’è tempo per intervenire: al momento la ripresa del torneo di Eccellenza, in cui milita la Jesina, è stata fissata per il fine settimana del 13-14 febbraio 2021, con possibile ripresa degli allenamenti da metà gennaio. Ma tutto, ovviamente, pandemia e Dpcm permettendo oltre che senza pubblico sugli spalti.