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Piazza Pergolesi, Vittorio Massaccesi: «Le spese aumentano e i tempi si allungano»

Vittorio Massaccesi del comitato "Nessuno tocchi Pergolesi" pone l'accento su numerose criticità relative allo spostamento del monumento dedicato al compositore jesino

Il monumento a Giovan Battista Pergolesi

JESI – I costi lievitano e la fine dei lavori è sempre più lontana: Vittorio Massaccesi del comitato Nessuno tocchi Pergolesi pone l’accento su numerose criticità relative allo spostamento del monumento dedicato al compositore jesino.

L'ex sindaco Vittorio Massaccesi del comitato
L’ex sindaco Vittorio Massaccesi del comitato

Relazione dei tecnici alla mano, l’ex Sindaco spiega: «Vi sono mini fratture, come quella neanche tanto “mini” al braccio della figura allegorica del suono, che possono costituire rischi non indifferenti con lo spostamento. Nella relazione si legge della necessità di realizzare “protezioni adeguate laddove le fessure, seppure lievi e risanate, sono evidenti”, il che complica le cose. La vasca offre “problemi di stabilità” e poi nella relazione si afferma che “nel punto indicato è necessario un intervento di consolidamento e ripristino del fondo preliminare allo spostamento del gruppo”. Insomma il monumento richiede molta attenzione».

Secondo Massaccesi i tempi si sono allungati troppo, al punto da penalizzare le attività commerciali (leggi l’articolo): «Rallentamenti burocratici, recupero di mini varianti e mini progettini: da maggio ad oggi il cantiere è proceduto con estrema lentezza. Molte le obiezioni cui si è dovuto far fronte: nel progetto iniziale c’era una grande edicola che non c’è più». Lente di ingrandimento puntata anche sul verde pubblico: «Le piante avrebbero tutelato il monumento dal passaggio delle auto e dalle intemperie ma non ci sono più perché si intende far vedere il monumento, una volta spostato, dalla Piazza e da via XX Settembre. Lo stesso monumento quindi sarà spostato di 15 metri, finendo così in mezzo al traffico veicolare particolarmente intenso in quella strada».

Impensabile secondo Massaccesi soprassedere allo stravolgimento della Piazza: «Si è scelta la facile via che con poco si offre alla città la rivoluzione di una piazza e si segna un momento storico delle vicende jesine – continua -. Un momento che però costa sempre più caro in termini di tempo, di soldi e di apprensioni. Tutto doveva essere completato a novembre, ora di parla di febbraio. Si doveva spostare con appena 25.000 euro. Ora, dopo le analisi di Rosanò (Pietro Rosanò, lo specialista di Padova incaricato di valutare le condizioni del monumento, ndr) e le ultime preoccupazioni dello studio anconetano (Sardellini Marasca che ha proposto le varianti, ndr), con le spese si andrà ben oltre».