JESI – Farmacie prese d’assalto e pronto soccorso gremito durante le feste. Martedì scorso, il 26 dicembre, la Farmacia Cerni di via Garibaldi era di turno diurno e notturno: sono stati tantissimi i clienti che vi si sono recati per risolvere problemi legati, probabilmente, alle abbuffate natalizie, al punto che la fila arrivava all’esterno dell’attività.
Virus intestinali ma anche influenze e malanni di stagione, senza contare che in una sola giornata la farmacia ha terminato i clismi. La maratona di pranzi e cene fuori misura non ha risparmiato nessuno, grandi e piccini. Molti coloro che si sono rivolti anche alla guardia Medica che ha consigliato rimedi, poi acquistati in farmacia. Non pochi si sono rivolti alle farmacie anche dopo l’orario di chiusura, andando a pagare il diritto di chiamata, un costo che la farmacia di turno addebita al cittadino che vi si rivolge durate l’orario notturno.
L’importo è di 7 euro circa e viene omesso soltanto nel caso in cui venga presentata una ricetta rossa mutualistica redatta dalla guardia medica o dal pronto soccorso. Preso d’assalto anche il pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani: a differenza dello scorso anno di questo periodo sono state meno le indigestioni. Tantissimi i pazienti che si sono rivolti al pronto soccorso in questi giorni di festa, una situazione che ormai gli operatori sanitari sono abituati a vedere perché si verifica puntualmente dopo le festività ma che come sempre colpisce per le proporzioni.
In mancanza di reperibilità dei medici di base, ci si rivolge al pronto soccorso anche per questioni banali come appunto i sintomi da abbuffate. Anche in questo caso sono stati molti i pazienti che hanno richiesto clismi per affrontare cattiva digestione, bruciore, nausea, pesantezza e gonfiore. A tenere impegnati i sanitari del nosocomio jesino anche pazienti imbarazzati per via di qualche bicchiere di troppo, al pronto soccorso non sono mancate le urgenze come ictus e infarti.