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Rassegna Ka: «Taglio ai fondi culturali? Continueremo come Festival»

Il taglio ai fondi destinati alla cultura non minaccia la rassegna Ka-nuovo immaginario migrante che questa estate ha portato a Jesi e Senigallia il pubblico delle grandi occasioni

Ka jesi
Il pubblico delle grandi occasioni ha seguito la serata della rassegna Ka in Piazza delle Monnighette

JESI – Il taglio ai fondi culturali non minaccia la rassegna “Ka-Nuovo immaginario migrante”: tra Jesi e Senigallia sono state centinaia le persone che hanno partecipato alla rassegna, seguendo documentari sul fenomeno migratorio e confrontandosi con registi e scrittori su un tema estremamente attuale.

KA Migrarti Cinema, Jesi
Il gruppo di KA, rassegna per un nuovo immaginario migrante. Da sinistra, Evelyn Puerini, Sabrina Maggiori, Valeria Bochi, Romina Gattaceca, Martina Falà

Tanti gli addetti ai lavori che hanno deciso di non arrendersi e rimboccarsi le maniche per dare spazio al confronto, alla conoscenza e alla riflessione che sono le linee guida del progetto (leggi l’articolo). «La rassegna KA (arrivata terza a livello nazionale, ndr) è nata quest’anno grazie al sostegno del programma MigrArti del Mibact. Questo programma è stato uno strumento straordinario, utile e attento a realizzare e valorizzare percorsi artistici che promuovessero e parlassero di dialogo e integrazione». È una notizia recente: MigrArti è stato cancellato perché ritenuto non prioritario. La rassegna, che ha portato a Jesi lo scrittore Erri De Luca (leggi l’articolo), l’attivista Gabriella Guido, il regista Mauro Bucci, proseguirà nella forma di Festival: «Il taglio ai fondi culturali rappresenta di certo un voler limitare lo spazio del confronto e della riflessione, ma noi continueremo con KA nella forma di Festival e delle attività collaterali per l’anno 2019 grazie a realtà che, come la nostra, continuano a crederci e ci auguriamo che anche gli altri percorsi e progetti avviati in questi anni facciano lo stesso».

ka bucci monnighette
Il regista Mauro Bucci per l’ultima serata della rassegna Ka-Nuovo immaginario migrante

Insomma, Ka non si arrende e riprenderà a giugno con Eduka, progetto riservato alle scuole, e poi nelle città: «Abbiamo contatto le amministrazioni di Jesi, Senigallia e anche altre delle Marche che sono interessate – rivela Sabrina Maggiori, una delle organizzatrici della manifestazione -. Ka è stato un momento di riflessione e conoscenza, si cancella una misura dal grande valore sociale». Numeri alla mano Migrarti è stato un successo (leggi l’articolo): alla prima edizione nel 2016 sono arrivati 439 progetti di spettacolo dal vivo e 528 per le attività cinematografiche. Migrarti è nato nel 2015 da un’idea di Paolo Masini, e sostenuto dall’allora ministro alla Cultura, Dario Franceschini, allo scopo di coinvolgere le comunità di immigrati stabilmente residenti in Italia, con una particolare attenzione ai giovani di seconda generazione che ormai fanno parte del tessuto sociale del Paese. Sui social network è già partita la campagna #migrarti2019, promossa dai siti Trovafestival e Ateatro, per tenere viva l’iniziativa.