JESI – Sullo spostamento della fontana dei leoni da Piazza Federico II a Piazza della Repubblica, «l’iter amministrativo è andato molto avanti. Gli impegni sono stati presi, impossibile tornare indietro». Così il sindaco di Jesi Massimo Bacci, nel corso della discussione della pratica con la quale il Consiglio ha preso atto della pronuncia del Comitato dei garanti sulla inammissibilità del referendum chiesto da un gruppo di cittadini per l’abrogazione delle delibere con le quali è stato accettato il lascito testamentario di Cassio Morosetti e si è di conseguenza deciso di procedere a spostare la fontana. E il Comune ha adesso avviato l’indagine di mercato per affidare i lavori: importo a base d’asta poco più di 424 mila euro (più Iva).
Somma coperta dai due milioni del lascito Morosetti se si farà in tempo secondo ciò che è stato dettato dal testamento del vignettista scomparso a Milano nel marzo 2020. «Il lascito- ricordano i documenti- prevede che l’intervento di spostamento della fontana sia completato entro il 21 luglio 2021. Al fine di garantire il rispetto del suddetto vincolo temporale è necessario attivare con celerità le procedure necessarie all’affidamento dei lavori». C’è l’obbligo per quella data di «di riportare la fontana con i leoni e obelisco in Piazza della Repubblica, ove era sita prima della guerra, lasciandola lì per sempre nel posto ove gli architetti del tempo vollero che fosse; la fontana dovrà essere resa perfettamente funzionante nella sua parte idraulica, allacciata all’acquedotto cittadino». O i due milioni andranno suddivisi fra Lega del Filo d’Oro di Osimo, Fondazione “Opera San Francesco per i poveri” e “Pane quotidiano” di Milano.
«Confidiamo nel fatto di riuscire a stare nei tempi– ha detto Bacci– in ogni caso, e se consideriamo la situazione che abbiamo trovato noi al nostro insediamento nel 2012, con un milione di euro fuori bilancio da pagare subito per i danni della neve di quell’anno, non credo che la cosa metterà a rischio gli equilibri nei conti del Comune». Una notazione fatta dal sindaco in risposta a perplessità e preoccupazioni in merito sollevate dall’opposizione, in uno scontro che è stato molto duro, fra sindaco e maggioranza da una parte e minoranza dall’altra, con reciproche accuse in tema di rispetto della democrazia.
In base alle recenti normative, l’appalto potrà essere affidato con procedura negoziata, senza bando, consultando almeno dieci operatori economici. Il progetto per lo spostamento e restauro della fontana è stato inoltrato alla Soprintendenza per il relativo parere. Il progetto stesso è in fase di completamento ma si può procedere «considerato che lo stato attuale della progettazione consente di definire gli elementi essenziali necessari alla selezione degli operatori economici».