JESI – Sophie Scholl, oppositrice non violenta al nazismo giustiziata nel 1943, e Altiero Spinelli che, dall’isola del confino dove l’aveva costretto il fascismo, nel 1941 insieme a Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, disegnò il sogno di una Europa libera e unita nel Manifesto di Ventotene. Portano i loro nomi le prime due stelle dedicate del Sentiero dell’Europa che il Comune di Jesi ha realizzato nel parco “David Sassoli” in zona Allende, inaugurato ieri 9 maggio in occasione della Festa dell’Europa.
A realizzare materialmente le installazioni, studenti e studentesse del Liceo Artistico “Mannucci” di Jesi, coordinati dal professore Massimo Ippoliti. «Un impegno che ha portato i ragazzi a riflettere e lavorare sulla identità europea e su valori di pace e cooperazione» ha detto il dirigente scolastico Luca Serafini. «Valori – spiega il professor Ippoliti – che come queste stelle tendono in alto ma con forti radici a terra». A dare supporto coi materiali al progetto le ditte Mattoli e Termoforgia.
«L’Europa – ha ricordato nel suo intervento il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – è cittadinanza coi suoi diritti e doveri, è giustizia in quanto tema oggi sociale e ambientale, è pace, che si costruisce quotidianamente a partire del linguaggio». Per l’assessora Emanuela Marguccio: «Un orgoglio coinvolgere su questi temi l’impegno dei giovani». Il presidente del consiglio comunale Luca Polita ricorda nel suo intervento la figura «di Aldo Moro, nel giorno (9 maggio, nda) della sua uccisione da parte delle Brigate Rosse. È doveroso, nel celebrare una Europa che ha consentito negli ultimi 70 anni una crescita sociale e civile come mai era accaduto prima. Un progetto per il quale vale la pena lottare».
È stata poi la rappresentanza della Consulta delle nuove generazioni a spiegare il perché della scelta delle figure di Scholl e Spinelli, le prime di una serie di donne e uomini che hanno costruito l’Europa che andranno a “riempire” le stelle del sentiero.
Al termine della cerimonia, accompagnata dalle note della Banda Musicale “Pergolesi” e dall’esibizione degli sbandieratori del Palio di San Floriano, il disvelamento delle due stelle.