JESI – Che se ne parli nel consiglio comunale del 21 aprile o che sia la prossima amministrazione ad occuparsene poco importa, i residenti di San Giuseppe sono disposti a fare il possibile per bloccare il piano di recupero Campus Urbano e la Torre Erap. Ieri al centro sociale di via Tessitori il ritrovo e dove in molti si sono incontrati per fare il punto della situazione e firmare la petizione per l’annullamento del piano di recupero che prevede la costruzione della palazzina, la cosidetta “Torre”. Dopo aver raccolto una settantina di firme tra i cittadini nel quartiere San Giuseppe, il MeetUp Spazio Libero, l’associazione che si sta occupando della questione, ha inviato al protocollo del Comune di Jesi la richiesta per l’annullamento del vigente piano di recupero “Campus Boario”. Inoltre, si chiede che vengano ammessi per tutte le aree e per gli edifici esistenti, interni al perimetro del piano di recupero, solo interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e risanamento conservativo. «Tutto ciò – spiegano dal MeetUp – per evitare che vengano realizzate inutili e dannose cementificazioni come la costruzione del palazzone Erap in via Tessitori, sulla quale è stata espressa una netta contrarietà da parte dei tanti cittadini riunitisi nuovamente in occasione della raccolta delle firme». La petizione, come previsto dal regolamento sugli istituti di partecipazione, potrà essere discussa nella prima seduta utile del consiglio comunale, ovvero quella del prossimo 21 aprile, ma potrebbe anche finire sul tavolo dell’amministrazione che si insedierà dopo le elezioni.
Torre Erap, la petizione sul tavolo del sindaco
Il "Meetup spazio libero" porta in comune a Jesi il documento per l'annullamento del progetto “Campus Boario” nel suo complesso. Nell'area si chiedono solo interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e risanamento conservativo