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Jesi, velocità sulle strade: via al monitoraggio

Sotto esame il numero dei veicoli in transito e le loro velocità medie, per decidere dove collocare il nuovo velox e i quattro box dissuasori, che saranno a disposizione da giugno

Via Paradiso a Jesi

JESI – Monitoraggio al via dalla prossima settimana sulle strade più pericolose della viabilità di Jesi: all’attenzione il numero dei veicoli in transito e le loro velocità medie, per contribuire a decidere dove collocare il nuovo velox, e i quattro box dissuasori in cui posizionarlo a rotazione, che dal mese di giugno saranno a disposizione della Polizia Locale.

In realtà due sedi per l’installazione dei box sono già state annunciate: via Paradiso e via dei Colli. Ne restano da individuare altre due. Fra le candidate, le strade maggiormente a rischio.

I dati relativi agli incidenti stradali nei passati tre anni – fra il 2018 e il 2020- dicono di 42 lungo via Ancona, 24 in viale Verdi, 22 in viale Papa Giovanni XXIII, 21 in via Roma.

Viale Verdi e via San Francesco
Viale Verdi all’intersenzione con via San Francesco

Da tenere d’occhio a Jesi anche via XX Luglio, con 18 sinistri nel triennio, e via Minonna, undici. E poi via Fontedamo (10), via Paradiso (8), via del Verziere, via dei Colli e viale Martin Luther King (3), via San Marcello (2). Cinquantanove nel 2018 gli incidenti sulle strade che «per la loro conformazione geometrica – spiega il comandante della Polizia Locale Cristian Lupidi – agevolano il superamento dei limiti di velocità da parte dei conducenti dei veicoli a motore, determinando una diminuzione delle condizioni di sicurezza della circolazione». Erano stati 65 i sinistri nel 2019. Numeri calati nel 2020, probabilmente complici pandemia, lockdown, restrizioni: 43 incidenti (undici in via Ancona, otto in viale Verdi, cinque in via Roma).

«I box – spiega la Polizia Locale – si presentano come meri involucri plastici che fungono da contenitori protettivi, all’interno dei quali verrà collocata periodicamente e a rotazione l’apparecchiatura per la rilevazione della velocità, anche posti in sequenza su una specifica arteria stradale, in grado di determinare un efficace effetto deterrente, considerato che all’utente della strada non è dato di sapere se e quando vengano effettivamente effettuati i controlli sulla velocità». Si evidenzia inoltre la «piena legittimità operativa della metodologia basata sull’utilizzo di box dissuasivi periodicamente attivati con la funzione di controllo».