Jesi-Fabriano

Jesi, Viale della Vittoria da ripensare. La “passeggiata” di tecnici e portatori di interesse, «per capire la giusta cura»

«Il percorso di partecipazione che prende il via proseguirà a gennaio con una serie di incontri pubblici». Tra viabilità, vivibilità e attività da far coesistere, a conclusione della mattinata i volontari del Centro islamico Al Huda hanno ospitato i partecipanti offrendo una colazione finale

Jesi, Viale della Vittoria da ripensare. La "passeggiata" di tecnici e portatori di interesse
Jesi, Viale della Vittoria da ripensare. La "passeggiata" di tecnici e portatori di interesse

JESI – Una «passeggiata sopralluogo, primo degli appuntamenti del percorso partecipativo voluto dall’Amministrazione comunale per sviluppare strategie di rigenerazione del Viale della Vittoria». È quella che si è svolta ieri 9 dicembre, nel tratto di viale tra la Galleria Freddi e l’incrocio con l’Erbarella. «Il percorso di partecipazione che prende il via – ha detto l’assessora all’urbanistica Valeria Melappioni – proseguirà a gennaio con una serie di incontri pubblici con tutti coloro che hanno un interesse in questa zona. Per capire la giusta cura per il Viale della Vittoria, dove la somma di diverse problematiche ha portato a una situazione stratificata nel tempo e mai pienamente gestita mettendo a sistema le varie questioni».

A coordinare i lavori il gruppo di ricerca della Scuola di Ateneo di Architettura e Design dell‘Università di Camerino, diretto dalla professoressa Rosalba D’Onofrio, ente incaricato dal Comune per gestire il processo partecipativo del Viale. C’erano i rappresentanti dei quattro Comitati di quartiere interessati al viale (centro storico, Erbarella, San Giuseppe, San Francesco), professionisti privati e tecnici comunali, il mondo della scuola con la dirigente dell’IIS Marconi Pieralisi Maria Rita Fiordelmondo e poi Anffas col punto di vista delle persone con disabilità, Fondazione Scarponi e Fiab su sicurezza stradale e mobilità sostenibile, il Comitato Alberi. Luciano Pacenti ha invece portato la voce delle «150 attività» che si affollano lungo il viale.

Un ambiente per il quale cercare un nuovo equilibrio, tra una storia che ha oltre cento anni e la modernità, le esigenze di chi ci abita e di chi ci lavora, di chi passa in auto e chi vorrebbe viverlo a piedi o con altri mezzi.

L’obiettivo finale è arrivare a un masterplan del Viale della Vittoria. Nel varare l’atto di indirizzo per dare il via al percorso di definizione del masterplan, la Giunta aveva indicato i filoni: «Viale inclusivo: ospitale, invitante, confortevole; Viale da abitare in sicurezza e benessere, per restituire luoghi di aggregazione e fruizione della città pubblica; Viale resiliente, meno vulnerabile a cambiamenti climatici, siccità, ondate di calore, precipitazioni estreme e allagamenti, ridando un ruolo centrale al verde urbano; Viale in rete, a misura d’uomo per gli spostamenti, potenziando fortemente il sistema della mobilità sostenibile». Nato dopo la Prima guerra mondiale (la Giunta di allora incaricò gli uffici di progettarlo nel 1919) e denominato ufficialmente “della Vittoria” nel 1923, il Viale, analizza la Giunta di oggi, «è il principale parcheggio a servizio del centro storico, nonché una delle strade più trafficate che ospita bar, gelaterie, ristoranti e dehors a pochi passi dai mezzi in transito: occorre ridefinire ruolo e forma di questo spazio, analizzando il sistema delle alberature, dei sottoservizi, ridisegnando percorsi stradali e promuovendo la rigenerazione di aree e complessi limitrofi, comprendendo anche il futuro dell’area dell’ex Ospedale».

A conclusione della mattinata i volontari del Centro islamico Al Huda hanno ospitato nella loro sede (in via di trasferimento) i partecipanti, offrendo una colazione finale.
A conclusione della mattinata i volontari del Centro islamico Al Huda hanno ospitato nella loro sede (in via di trasferimento) i partecipanti, offrendo una colazione finale

Il momento di incontro di ieri ha voluto riunire un gruppo «il più possibile rappresentativo degli interessi sociali, economici, culturali e di vita quotidiana che gravitano intorno al Viale, utile alla costruzione del percorso per approfondire i temi di un masterplan del Viale della Vittoria. L’obiettivo è quello di iniziare a rilevare criticità, condividere esperienze e scambiare prime informazioni su un luogo così importante per la città di Jesi, in funzione della costruzione di un processo partecipativo più ampio, che si svolgerà nei prossimi mesi e che coinvolgerà la comunità a più ampio raggio (cittadini, stakeholder e amministratori), anche facendo seguito all’iniziativa “Il Viale che vorrei: una storia al futuro”, organizzata dal Comune lo scorso giugno.

A conclusione della mattinata i volontari del Centro islamico Al Huda hanno ospitato nella loro sede (in via di trasferimento) i partecipanti, offrendo una colazione finale.