PESARO – La discarica non si farà a Riceci, ma ora il caso diventa politico. E centrodestra e centro sinistra non se le mandano a dire.
Nei giorni scorsi dopo quattro ore il cda di Marche Multiservi ha detto “no” alla discarica di Riceci di Petriano da 5 milioni di metri cubi di rifiuti industriali, voluta da Hera e rifiutata dai consiglieri di nomina pubblica dell’azienda. E in quel contesto è stata presa una decisione: chiedere a tutti i comuni soci di Mms di mettere a disposizione un’area per realizzare una discarica al posto di quella di Riceci.
Dopo settimane di polemiche e sit in, ha vinto la protesta della gente. Ma il caso resta incandescente.
La Federazione provinciale Pd Pesaro attacca la giunta regionale: «L’Assessore Stefano Aguzzi – sottolinea la segretaria Rosetta Fulvi – per difendere la propria posizione mente sapendo di mentire attribuendo al PD il progetto della discarica di Riceci. Da oggi potremmo chiamare Aguzzi lo smemorato di Bellocchi perché, preso dalla foga nell’attaccare il PD, sì dimentica di dire che le distanze che lui cita, ovvero i due km dai centri abitati che di fatto impediscono la realizzazione della discarica di Riceci, sono il frutto di un Piano Regionale approvato nel 2015 quando al governo c’era il PD. Ma siccome questo importante particolare contraddice la sua tesi difensiva Aguzzi si dimentica di dirlo. La Giunta Acquaroli ha avuto la responsabilità di non aver approvato il nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e ha avuto una posizione molto ambigua sul progetto di discarica. Si vuol ancora far credere che il Comune di Petriano e la Regione non hanno avuto dei contatti per la possibile fattibilità del progetto di discarica?».
Un progetto che ha visto l’acquisizione del 40% di Aurora S.r.l. da parte di Mm, finalizzata alla realizzazione di una discarica, che ha comportato già un esborso di circa 3,1 milioni. La Provincia ha detto no. Le polemiche durano da settimane.
L’assessore Aguzzi replica. «Non capisco quei rappresentanti del Pd pesarese che dicono di essere contrari alla discarica di Riceci, per poi attaccare un assessore regionale che egualmente contrario scrive un parere ufficiale di contrarietà da parte della regione Marche verso la provincia di Pesaro e Urbino che è l’ente autorizzativo di questo impianto. Questo può significare due cose, o sulla vicenda il Pd vuole solo specularci politicamente, oppure, sapendo di essere in torto, cercano grottescamente di sviare su altri le proprie responsabilità. Oltre a questo la loro segretaria provinciale dimostra di essere del tutto ignorante in materia infatti mi accusa di non aver contrastato la localizzazione della discarica di Riceci tramite il piano regionale dei rifiuti.
Porto a conoscenza la ignara segretaria provinciale che nei piani regionali dei rifiuti, così come in quelli provinciali, vengono previsti solo gli impianti di smaltimento rifiuti urbani, mentre quelli a rifiuti speciali come Riceci sono a libero mercato e non vengono programmati né nei piani provinciali né regionali».
Poi chiude: «Per quel che riguarda il ruolo della regione Marche, questa non è mai stata invitata al tavolo della conferenza di servizi provinciali. Ha inviato a questa come genio civile un parere negativo sulla ubicazione di Riceci, perchè quell’area è soggetta a delle frane. La provincia ci ha ufficialmente richiesto un parere solo il 26 giugno scorso sulle distanze da tenere dai centri abitati. Ed abbiamo risposto a tale richiesta con una lettera ufficiale a mia firma e ai miei uffici che ufficializza quanto da me sempre ribadito che una discarica di rifiuti speciali non può essere a meno di 2000 metri dai centri abitati».