FABRIANO – Inseguire le proprie passioni scegliendo la vita che più piace. Magari è molto stressante, di certo non quella più facile e comoda. Donatella Bartolomei e Silvia Gregori sono partite da questo semplice-complicato concetto nel gennaio del 2015. «Donatella era un’assistente veterinaria riconvertita in pasticcera e io lavoravo in una finanziaria, una vita tranquilla, non ci mancava nulla. O forse, qualcosa sì», raccontano le due titolari della Fabrica del Gusto di Fabriano.
Entrambe appassionate di cucina con due rispettivi blog, molto seguiti: L’ingrediente perduto per Donatella e Lagreg per Silvia. «Tramite questi nostri blog ci siamo conosciute prima virtualmente e poi per un caffè. Un incontro dal quale non è scaturito nulla di particolare». C’è voluto, infatti, un secondo caffè per dare una sterzata alle loro vite e iniziare, insieme, una nuova avventura.
«Dopo un paio di mesi ci siamo riviste e abbiamo deciso di aprire la Fabrica del gusto che è una scuola di cucina e, contemporaneamente, una società di eventi. Dal gennaio 2015, proponiamo corsi di cucina amatoriale, team building per società, laboratori legati al cibo per i bambini con diversi appuntamenti nelle scuole, dall’asilo alle medie, e ora c’è un contatto con una scuola superiore. Stiamo lavorando a dei ricettari per aziende e per valorizzare la tradizione culinaria marchigiana rivisitandola. Siamo chef a domicilio e abbiamo organizzato eventi per cene medievali romane per la festa di Attidium. Lavoriamo a 360 gradi con il cibo, anche attraverso la vendita di marchi di cucina selezionati».
Le idee in cantiere sono tante. «Abbiamo un paio di progetti ambiziosi di cui preferiamo non parlare molto, ci riserviamo di aggiungere altro successivamente. Possiamo però dire che dietro a tutta la nostra attività c’è un grande lavoro nella ricerca dei produttori rigorosamente delle Marche, il contatto con loro e con la gente per i corsi di cucina è fondamentale. Da noi, tutti i partecipanti ai corsi non osservano, ma fanno, mettono mano agli ingredienti, c’è il piacere di sbagliare e, poi, di vedere il piatto realizzato».
Nella sede di via Pietro Nenni 20, sono già passati in tanti. «C’è stata subito tanta curiosità. Spesso partiamo per ridare consapevolezza ai partecipanti, fiducia nelle loro capacità favorendo, quindi, una crescita personale. I corsi si svolgono in orario serale durante la settimana, mentre nei weekend di pomeriggio, ma siamo assolutamente flessibili. Se, infatti, ci sono dei gruppi con esigenze particolari, si fanno anche sedute mattutine».
Avvicinare tutti, giovani e meno giovani, al mondo della cucina, «forse oggi molto inflazionato, ma da parte nostra c’è tanta professionalità. Fra giugno e luglio riproporremo il campus estivo per ragazzi dai 7 ai 15 anni. Una volta terminata la scuola, i ragazzi spesso si trovano soli a casa, mentre i genitori lavorano e magari devono arrangiarsi per prepararsi il pranzo. Si mangia male e si ingrassa. Per questo abbiamo pensato al campus, cinque mattine per loro che si cucinano il pranzo e arricchiscono le loro conoscenze», evidenziano Donatella e Silvia.
«Non pensavamo ci fosse tanto da fare, ma sicuramente non siamo pentite della nostra scelta, anzi. È iniziata una nuova vita. Abbiamo il vantaggio di essere imprenditrice di noi stesse, ma c’è anche lo svantaggio di fare i conti con orari a volte impossibili e ritmi di lavoro importanti. Però – concludono le titolari della Fabrica del Gusto – ne sta valendo la pena perché stiamo assecondando una nostra grande passione».