FABRIANO – La gestione del Teatro Gentile va rivista. Ne è convinto il comitato direttivo della sezione fabrianese della Lega Nord.
«Ripartire dall’Arte per noi non è solo la raccolta firme per la statua del Donatello e visto che ultimamente tutti parlano di arte e cultura, vorremmo attirare l’attenzione dei fabrianesi sulle problematiche del Teatro Gentile, partendo dai costi che sono di 250mila euro a fronte di incassi pari a Euro 25/30.000, per arrivare alla gestione affidata ad ente esterno. Il teatro è sempre stato il biglietto da visita in ogni tempo per le città. Ha sempre espresso Il livello culturale ed artistico di una popolazione. Dalla storia possiamo vedere che Fabriano ha avuto sempre diversi teatri spesso andati distrutti da incendi, ma subito ricostruiti e sempre più grandi ed eleganti. Il nostro Teatro Gentile è considerato tra i più belli non solo della Regione, ma di tutta Italia. La sua acustica straordinaria ha entusiasmato i più grandi artisti e l’eleganza degli spazi e dei decori lo rende unico. Fin dalla sua inaugurazione ha ospitato spettacoli di alto livello e artisti tra i più celebri», evidenziano dalla Lega.
«Purtroppo nel tempo si è sempre scesi di livello con qualche piccola eccezione, ma un picco discendente continuo. La cultura nella nostra città ha perso sempre più la sua rilevanza. Naturalmente il Teatro è stato il primo a risentirne. Da tempio della musica e delle arti sceniche lentamente è arrivato ad ospitare spettacoli dilettantistici o manifestazioni totalmente inadeguate alla location. Il nostro Teatro è un Teatro storico, tra i più importanti; è come un antico strumento musicale delicatissimo che va trattato con la massima cura. Abbiamo, purtroppo visto una decadenza sempre maggiore sia dal punto di vista manutenzione e cura dell’edificio che dal punto di vista artistico. Un edifico di tale fattura e delicatezza utilizzato per le manifestazioni più inadeguate o dilettantistiche. Per tutto ciò è necessario trovare altri spazi adeguati alle manifestazioni, quali per esempio, l’ex cinema Montini (a suo tempo Teatro Montini) il vecchio palazzetto dello sport ecc. Ogni manifestazione nel luogo adeguato. Il Gentile non può essere trattato come il teatrino di una parrocchia».
Per il coordinamento padano-fabrianese, «basta entrare e guardare con attenzione il livello di decadimento della struttura in numerosissimi particolari. Dai pavimenti, le infiltrazioni di umidità, le porte scorticate e così via. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Dal punto di vista artistico le varie Amministrazioni hanno fatto a gara a cercare di affidare ad esterni la gestione cercando di lavarsene le mani il più possibile e per nulla tenendo in considerazione come vengono gestiti tutti gli altri teatri. Non esiste una direzione in grado di poter controllare sia lo stato dell’edifico e segnalare le necessarie opere di riparazione né garantire il controllo per la salvaguardia del monumento sia da parte di certo pubblico che delle compagnie che si alternano sul nostro palcoscenico e spesso non rispettose della delicatezza della struttura. Men che meno le scelte artistiche nei confronti del pubblico. Tutto viene affidato ad esterni semplicemente mettendo a disposizione un certo budget e li finisce, senza nessuno che tenga il tutto sotto controllo nell’interesse dei cittadini. L’incompetenza ed il dilettantismo si sono sempre fatti più strada nella nostra città, in modo particolare nel mondo dell’Arte e della Cultura».
Da qui, quindi, l’idea. «Il Teatro va restituito alla città e gestito direttamente, ma in modo professionale. Di improvvisazione questa città ne ha vista fin troppo finora. Bisogna iniziare a lavorare in modo tale da raggiungere una gestione diretta e professionale, in modo da salvaguardare sia la struttura architettonica che l’immagine artistica del nostro Teatro. Provvedere alla riutilizzazione di altri spazi adeguati per manifestazioni non certo idonee ad un teatro storico come il Gentile. L’Amministrazione dovrebbe affidarsi a professionisti competenti e interessati veramente al bene di Fabriano e dei suoi cittadini. Sempre in collaborazione con una direzione adeguata, l’Amministrazione dovrebbe riordinare e allestire il Museo del Teatro Gentile, potendolo arricchire di molto materiale sparso ora un po’ qua e là. Il museo, oltre che raccogliere materiale storico del nostro teatro potrebbe anche avere un’ambiente dove poter raccogliere ed ascoltare incisioni musicali».
Secondo la Lega, ci sarebbero «molti privati che metterebbero a disposizione le loro collezioni. Rimane sempre il fatto che tutto questo sia possibile grazie ad una grande collaborazione da parte dell’Amministrazione e di una Direzione adeguata. La gestione nel nostro Teatro deve ritornare alla città. Soltanto così potremo riportare il Gentile all’antico splendore».