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La Lega nord invita il M5S a guardare meno al consenso su Facebook

«Una riunione di condominio permanente». Con questa immagine, la sezione fabrianese leghista bolla le prime settimane dell’Amministrazione comunale pentastellata di Fabriano, rea a suo dire di guardare più al consenso social che a proporre azioni mirate e concrete

Luigi Argalia, coordinatore Lega Nord Fabriano

FABRIANO – «Una riunione di condominio permanente». Con questa immagine, la sezione fabrianese della Lega Nord bolla le prime settimane dell’Amministrazione comunale pentastellata di Fabriano, rea a suo dire di guardare più al consenso su Facebook che a proporre azioni mirate e concrete.

«Dall’insediamento della nuova Amministrazione comunale, a oggi – evidenziano i leghisti -, il Coordinamento Lega Nord-Fabriano oltre ad un articolo sulla vicenda Whirlpool e un altro sulla posizione da noi tenuta in riferimento alla tanto discussa chiusura del centro storico, ha presentato circa venti proposte tra Ordini del giorno, Interpellanze e Mozioni. Alcune di queste proposte sono di carattere generale, ma tutte tendono ad affrontare nello specifico l’argomento per cui sono state presentate. Abbiamo presentato una mozione per attuare modifiche al Regolamento comunale per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, una mozione sulla riqualificazione dell’ospedale e dei servizi e delle strutture sanitarie del territorio comunale e dei comuni montani, una mozione per misure atte a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro, una interpellanza sulla chiusura del centro storico, un ordine del giorno sulle modifiche all’albo degli scrutatori ed altro ancora. Sono in fase di stesura altre proposte. Tutto questo, è nostra speranza condividerlo con le altre forze di opposizione, ma soprattutto ci aspettiamo aperture da parte della maggioranza per poter discutere e trovare soluzioni», si legge nella nota.

Ma è proprio sul punto delle aperture della maggioranza, che la Lega nord nutre maggiori riserve. «Qualche dubbio su eventuali aperture resta e alcuni comportamenti tenuti sino a ora non fanno ben sperare, a partire dall’elezione del Presidente del Consiglio comunale per arrivare alla bocciatura di istituire Commissioni permanenti su lavoro e sanità – il regolamento è dalla loro parte, ma la politica è fatta di scelte – e per concludere al tanto ventilato Consiglio comunale aperto sulla vicenda Tecnowind e mai indetto. È vero che il lavoro dell’Amministrazione è agli inizi e che ci sarà tempo e modo di confrontarci sulle scelte che verranno fatte e sulle decisioni da prendere per il bene di Fabriano, per ora quello che più lascia dubbi è la continua ricerca del consenso popolare sulle decisioni da prendere».

Secondo il coordinamento leghista, «la Democrazia partecipata è una bella cosa, ma le decisioni spettano a chi siede in posti ben precisi, tra le altre cose i cittadini hanno espresso tale volontà con un voto. Qualcuno sui social ha detto che sembra una continua riunione di condominio e altri pensano che si voglia fare come Pilato. Ci piacerebbe che come fatto per il cambio di destinazione dei fondi per le rotatorie si prendano decisioni senza aspettare di vedere su Facebook cosa pensa la gente. È vero che un amministratore lungimirante ascolta il sentire popolare, ma alla fine è lui che decide e non sempre riesce ad accontentare tutti. L’importante è fare le cose nel rispetto delle leggi e regolamenti avendo la consapevolezza di aver fatto la scelta migliore in quel momento, altrimenti qualsiasi cittadino si sentirà in diritto di indicare soluzioni, questo ci può anche stare, ma soprattutto tempi e modi per intervenire. Non funziona così, un vecchio detto diceva “Hai voluto la bicicletta, ora pedala”», si ironizza nella nota.

La mano, però, rimane tesa, ma con paletti ben precisi. «Noi, come già detto in più di un’occasione, siamo disponibili per discutere e trovare soluzioni, ma saremo intransigenti su sicurezza, sociale e lavoro. Le proposte da noi avanzate parlano chiaro, vogliamo equità sociale per gli Italiani in difficoltà, a partire dalle case popolari e sussidi vari che ora sono in mano quasi unicamente a extracomunitari. Vogliamo una città più sicura attraverso la conoscenza delle persone che vivono sul territorio e se hanno i requisiti per viverci. Per finire vorremmo che si attuassero politiche per favorire il lavoro e ci si occupi di tutti i casi aperti e non solo di uno. La Lega Nord c’è e farà sentire la propria voce per risolvere i problemi di una città che rischia sempre più di rimanere un ricordo dei tempi che furono».