Attualità

La magia “sentimentale” del cinema di Piccioni, per lanciare Ascoli sul palcoscenico internazionale

Conferenza stampa al Caffè Meletti con il regista e l'attore, nonchè produttore Riccardo Scamarcio, per presentare il film in via di ultimazione "L'ombra del giorno"

ASCOLI – «Il cinema non è uno spot pubblicitario. Il cinema è emozione, sentimento, energia: esso è il mezzo più potente per entrare in empatia con le persone, per far breccia nel loro inconscio. Per questo un film può restare per lungo tempo nella mente e nel cuore di chi lo visto ed apprezzato».

Così Riccardo Scamarcio, produttore ed attore protagonista della pellicola «L’ombra del giorno» – in via di ultimazione nell’Ascolano, ha riassunto ieri sera, 17 aprile, il senso e il valore di un prodotto della fantasia – ma anche del lavoro e della disciplina – che può rappresentare un’opera cinematografica di qualità.

Come quella diretta dal regista Giuseppe Piccioni, presente anche lui all’incontro con la stampa che si è svolto presso il Caffè Meletti di Ascoli. Locale storico quest’ultimo, trionfo dello stile liberty del primo Novecento, che è stato per un mese e mezzo set della pellicola ambientata sul finire degli Trenta del secolo scorso.

«Una storia d’amore in cui i personaggi vivono nel loro momento storico, quello del regime fascista che sembra all’apogeo – ha detto Piccioni – ma che prelude alle leggi razziali ( 1938) e poi alla catastrofe della guerra».

Un mondo quasi un po’ sospeso nel tempo, così come il bellissimo centro del capoluogo piceno è apparso a Scamarcio ed agli altri attori del cast – ma che sta per andare in frantumi. Il regista ascolano non ha spiegato se l’opera nasconde un paragone con l’attualità, o è solo il contesto per una storia sentimentale che si sviluppa in un’epoca apparentemente felice. Ma il dubbio resta. E comunque esso lascia un che di segreto e di magico ad un film che tutti si augurano possa essere accolto con favore a livello nazionale e non solo.

A cominciare dal sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, il quale spera che la diffusione dell’opera possa permettere alla città di fare un salto di qualità in termini di promozione del proprio grande patrimonio storico ed artistico , presso un pubblico internazionale. Ricordando anche l’idea di una “scuola del cinema” che il capoluogo piceno pensa di avviare, per formare giovai talenti nel campo della regia e della produzione.

In questa direzione potrebbe aiutare il contributo che la Regione Marche sembra disposta ad erogare per il settore, così come annunciato dall’assessore alla cultura Giorgia Latini: «Investiremo molto nei progetti per il cineturismo – ha spiegato l’assessore – e lo faremo con continuità, cosa che non è si fatta nel passato».

Nella stessa conferenza stampa, naturalmente tutti i protagonisti della pellicola – ultime riprese alla Riserva della Sentina, a San Benedetto la prossima settimana – hanno ringraziato Comune ed enti, compresa la Fondazione Carisap per aver sostenuto il progetto, per l’accoglienza ricevuta e per aver messo a disposizione il centro storico della città, con la sua sontuosa Piazza del Popolo, le rue e tutti gli angoli che essa conserva. «Ascoli è stata davvero una rivelazione – ha commentato Benedetta Porcaroli, attrice protagonista del film di Piccioni – e resterà sempre nel mio cuore».

All’incontro hanno partecipato tra gli altri l’attore francese Wael Sersoub – molto simpatico il suo intervento, in un misto tra italiano e dialetto ascolano con accento transalpino.. – l’assessore comunale alla cultura Donatella Ferretti, il presidente della Fondazione Carisap Angelo Galeati.