FABRIANO – Anche il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, interviene all’indomani dell’allarme lanciato dai sindacati di categoria sul rischio rallentamento del cantiere del maxi-lotto n. 2, Fabriano-Serra San Quirico del progetto Quadrilatero, e il conseguente rischio licenziamenti per circa 40 operai.
«Nei giorni scorsi ho inviato una mail al Presidente di Quadrilatero, ai Presidenti regionali di Marche e Umbria, al Ministro delle infrastrutture e ai parlamentari umbri e marchigiani per sollecitare attenzione e interventi per scongiurare rallentamenti del cantiere», scrive il primo cittadino di Fabriano.
«Da diversi mesi seguiamo con apprensione le vicende finanziarie della ditta Astaldi con il timore che queste possano incidere negativamente sull’avanzamento dei lavori nei cantieri della Quadrilatero. Cantieri che sino ad oggi hanno provocato solo profonde ferite in un territorio con notevoli pregi naturalistici e paesaggistici e non indifferenti disagi alla circolazione sull’asse viario principale, soprattutto nella tratta Fabriano-Serra San Quirico, e nelle vie di accesso a interi territori abitati, quali le frazioni di Castelletta, Grotte, Borgo Tufico, Albacina, Cancelli, Campodiegoli. Disagi che i cittadini vivono ormai da oltre 10 anni e che troppe volte sono stati protagonisti di annunci sulla loro rapida e prossima risoluzione», ha scritto nella mail il Sindaco.
Le notizie di questi giorni, riguardo un rallentamento dei lavori con conseguente rischio di un licenziamento che coinvolgerebbe circa 40 lavoratori, «non possono passare inosservate, non possono essere taciute e non possono non stimolare un intervento importante e tempestivo da parte di tutte le Istituzioni coinvolte e competenti. Non sarebbe in alcun modo tollerabile un esito diverso dalla completa realizzazione dell’opera nei tempi preventivati e annunciati pubblicamente a più riprese e non è pensabile sottoporre un territorio che sta cercando con dignità e con tutte le sue energie di uscire da una crisi economica profonda, e che ancora appare inarrestabile, a un ulteriore durissimo, e forse definitivo, colpo. Nella speranza che ognuno possa, e voglia, fare la propria parte in questa vicenda con la sollecitudine necessaria».