Attualità

La tavola di Pasqua è costata 57 euro a testa

La maggioranza delle persone ha scelto di trascorrere la giornata di ieri in casa. Ma c'è anche chi si è recato negli agriturismi terremotati. L'indagine di Coldiretti

Uovo di Pasqua

ANCONA – Per le tavole di Pasqua e Pasquetta i marchigiani spenderanno circa 57 euro a famiglia, 2 in più rispetto alla media nazionale. Lo afferma un’analisi Coldiretti/Ixè secondo la quale l’84 per cento dei cittadini trascorrerà il pranzo pasquale in casa propria o a casa di parenti e amici, fatta eccezione per gli sfollati del terremoto che saranno costretti a passare le festività ancora negli alberghi. Ma c’è anche chi ha scelto l’agriturismo, come segno di solidarietà verso le zone terremotate, con l’iniziativa Fai Pasqua con Noi lanciata da Campagna Amica e Terranostra.

Insieme alle uova vere e di cioccolato, l’alimento più rappresentativo della tradizione pasquale resta la carne d’agnello. Secondo una stima di Coldiretti nelle Marche si consumano per Pasqua circa 130mila chili di carne di agnello, cucinato nella varie ricette della tradizione. Una quantità che quest’anno si annuncia però in calo a causa delle difficoltà causate dal terremoto che ha colpito molti allevamenti delle aree interne, che sono poi quelle dove è più presente l’attività della pastorizia.  Il sisma ha infatti allontanato i turisti e ridotto le spedizioni verso le grandi città come Roma dove storicamente vengono acquistati agnelli del centro Italia di grande qualità.

È per questo che Coldiretti ha lanciato l’iniziativa #salvaunpastore. Portare la carne di agnello a tavola significa quest’anno salvare il lavoro dei pastori terremotati che non hanno ancora abbandonato le aree colpite dal sisma.

Le famiglie marchigiane hanno speso complessivamente 36 milioni di euro per imbandire le tavole della Pasqua. Protagonista però anche la cucina del giorno dopo con frittate e polpette per valorizzare gli avanzi rimasti sulle tavole della della domenica dove, nonostante le campagne animaliste, l’alimento più rappresentativo resta la carne d’agnello che è stato presente quest’anno in più di una tavola su due (52 per cento) secondo l’indagine nazionale Coldiretti/Ixe’. Nella settimana Santa Coldiretti stima che in Italia siano state consumate 400 milioni di uova ruspanti colorate, sode o utilizzate nelle ricette regionali della tradizione.