MACERATA – «Ascoltare le sue parole, i suoi ricordi è sempre un’esperienza che tocca profondamente nell’animo. Abbiamo colto l’occasione per invitarla a Macerata. Per noi la sua presenza sarebbe un onore, ma, soprattutto, un’occasione per i nostri studenti di conoscere un periodo buio della nostra storia recente e formare gli anticorpi giusti perché certi orrori non si ripetano». Queste le parole del rettore dell’università di Macerata Francesco Adornato che ha incontrato insieme ad Annalisa Cegna, direttrice Isrec (Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea), e a Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto Ferruccio Parri, a Pesaro, dove vive, la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz.
Una testimonianza preziosa per non dimenticare gli orrori del passato e, soprattutto, per non ripeterli. Questo l’obiettivo dell’iniziativa dell’università di Macerata e l’Istituto Storico di Macerata che hanno raccolto in un video la testimonianza di Liliana Segre, che ad Auschwitz ha perso quasi tutta la sua famiglia. Parte dell’intervista-video sarà proiettata in apertura del convegno per l’Ottantesimo della pubblicazione delle leggi razziali che si terrà a Macerata il 10 e l’11 ottobre, in collaborazione con il Centro di documentazione ebraica contemporanea di e l’Istituto nazionale Ferruccio Parri di Milano. Il video integrale sarà poi pubblicato sul sito dell’ateneo.
Il prossimo 20 settembre a Pisa il rettore, insieme agli altri colleghi delle Università italiane, parteciperà alla “Cerimonia del ricordo e delle scuse”, il momento più alto e significativo del programma di iniziative in ricordo della firma delle leggi razziali avvenuta proprio a San Rossore il 5 settembre del 1938.