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L’Abbazia di Valdicastro a Fabriano ospita l’iniziativa Parco Anch’io

In scena l'ottavo incontro del ciclo "Dove siamo. Incontri nel Parco", a cura del Bagatto Percorsi Creativi a.p.s., con il sostegno del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi e dell'Unione Montana Esino Frasassi

FABRIANO – L’Abbazia di Valdicastro a Fabriano ospiterà oggi alle 17, l’ottavo incontro del ciclo “Dove siamo. Incontri nel Parco”, a cura del Bagatto Percorsi Creativi a.p.s., con il sostegno del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi e dell’Unione Montana Esino Frasassi.

Nella millenaria abbazia fondata da San Romualdo, ove morì il 19 giugno 1027, e sede per diversi secoli della comunità monastica, un appuntamento davvero imperdibile. Ospite e relatore il Priore del Monastero di Fonte Avellana, Don Gianni Giacomelli, che terrà una lectio sul tema: “Il cambiamento capace di riparare il mondo. La lezione di Alex Langer”.

Don Gianni Giacomelli

Precedentemente per chi vuole, le Guide del Parco, condurranno una passeggiata da Poggio San Romualdo fino all’Abbazia di Valdicastro, in tempo per l’inizio dell’incontro. Appuntamento alle 14.45 nella frazione fabrianese di Poggio S. Romualdo.

“Dove siamo. Incontri nel Parco” si tratta della prima azione prevista, ovvero un ciclo di incontri con esperti, intellettuali e operatori capaci di riportare la loro esperienza su diversi temi: spopolamento e politiche per la residenzialità, arte e cultura, ecologia, valorizzazione dell’agroalimentare, la convivenza con la fauna selvatica, il presente e il futuro dei piccoli borghi, la narrazione dei luoghi.

«L’intento del progetto Parco Anch’io! infatti, è quello di mettere in circolo e in relazione esperienze virtuose e buone pratiche, così da attivare percorsi di coinvolgimento degli abitanti del parco e dei turisti a più livelli. Per questo il progetto prevederà anche laboratori con le scuole, spettacoli, l’organizzazione di un grande evento finali e il monitoraggio tramite questionari della consapevolezza dei partecipanti rispetto al significato e al valore della vita in un’area protetta», fanno sapere gli organizzatori.

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