PESARO – Laboratorio sperimentale di Bio sicurezza alla Torraccia, i residenti chiedono chiarimenti. Una trentina di abitanti della zona Torraccia, sono scesi in strada all’incrocio tra via Furiassi e via Grande Torino, nei pressi del terreno nel quale sorgerà il laboratorio sperimentale di Bio sicurezza di livello 3.
L’area, fino a pochi mesi fa di competenza comunale, di oltre 12 mila metri quadri, è stata acquistata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche Togo Rosati, con una delibera approvata dal consiglio comunale. E il quartiere si ribella.
Qualche giorno fa il consigliere comunale Andrea Marchionni ha chiesto chiarimenti sulle pratiche che verranno svolte. E la risposta riguarda principalmente la quarantena e studio di animali colpiti da malattie virali o batteriche. Ma i residenti sono preoccupati.
«Parliamo di un’area altamente fragile, a ridosso del fiume Foglia, con casse di espansione che sono state più di una volta oggetto di esondazione del fiume – dicono – Un laboratorio in una zona del genere rischia tantissimo. Ma poi c’è anche lo stallaggio e ci viene da pensare che potrebbero esserci problemi legati alla morte degli animali».
«Ci sono falde acquifere e, nonostante la garanzia di sicurezza e dispositivi altamente qualificati per la sicurezza, si comprende che è talmente facile che un qualsiasi fattore possa sconvolgere l’equilibrio. Oltre alla contaminazione di liquami di animali, potremo ritrovarci anche qualcosa di più visto che ci sono molte riviste che parlano di animali in quarantena, agenti contaminanti di cui non saremmo nemmeno a conoscenza».
Proseguono i residenti: «Viviamo in un quartiere altamente popolato, anche se di nuova costruzione, pieno di bambini e questo già dovrebbe far drizzare i capelli. Chiederemo di essere ricevuti dal sindaco per avere qualche delucidazione in più».
Nella delibera c’è scritto che verrà creata una struttura in grado di garantire sperimentazioni e manipolazioni, in vivo e in vitro, di agenti virali pericolosi per la salute animale e dell’uomo.
«Il richiamo a Wuhan e a ciò che è accaduto con il Covid è immediato – chiudono i residenti – Vogliamo chiarezza e vogliamo formare un comitato di quartiere e cittadino per difenderci dai pericoli».