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L’associazione “Aldo Moro” torna a parlare di cultura

Dopo un periodo di grande crisi, come dichiara la stessa associazione culturale di Loreto, la "Moro" sarà rilanciata con grandi iniziative nel campo dell'informazione e della comunicazione. Eletto intanto il nuovo presidente

La piazza centrale di Loreto
Paolo Zaccaria

LORETO – Superato un periodo di profonda crisi a causa della disaffezione di alcune istituzioni locali, l’associazione culturale “Aldo Moro” di Loreto nei giorni scorsi ha nominato il nuovo presidente: l’avvocato Paolo Zaccaria. Trentatré anni, laureato in legge e componente del consiglio direttivo dell’Avis di Loreto, il neopresidente è esperto di processi di internazionalizzazione economica. Sempre attento alle esperienze più significative della realtà locale, l’avvocato Zaccaria è stato iscritto all’Assomoro fin dai primi anni di vita del gruppo culturale: «L’associazione sarà rilanciata nei prossimi mesi con la realizzazione di alcune iniziative importanti nel campo dell’informazione e della comunicazione. Il primo appuntamento è fissato per il 4 novembre alle 17 nella sala del Consiglio Comunale in corso Boccalini con padre Alberto Maggi che tratterà il problema della morte nella società contemporanea presentando il suo volume “L’ultima beatitudine”».

A conclusione dell’assemblea degli iscritti, Paolo Zaccaria ha ringraziato il presidente uscente Andrea Giulietti per le attività realizzate e quest’ultimo a sua volta ha garantito piena collaborazione come tesoriere del gruppo. Nei prossimi giorni Presidente e direttivo dell’associazione culturale lauretana saranno ricevuti in udienza dal nuovo arcivescovo di Loreto monsignor Fabio Dal Cin.

L’associazione è nata a Loreto nel dicembre del 2003, fortemente voluta dall’allora Arcivescovo di Loreto monsignor Angelo Comastri perché si aprisse un nuovo spiraglio nel vita culturale della città mariana. L’associazione “Aldo Moro”, che prende il nome dal grande statista barbaramente assassinato dalle BR, con le riflessioni che propone si occupa di scavare e rassodare il terreno pre politico del confronto e del dibattito sui problemi salienti che attraversano la società. Vuole rappresentare un laboratorio di idee e di proposte in un periodo insomma in cui la riflessione e il pensiero critico sembrano molto lontani dallo stile di vita delle persone, soprattutto dei giovani.

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