FILOTTRANO – Presto il giudice dirà la sua ponendo la parola fine alla questione. La rabbia però è già esplosa così come il boom mediatico sul caso. Dalla fine di giugno al 10 settembre l’autovelox di via dell’Industria a Filottrano ha comminato più di 18.300 multe. Il dispositivo è attivo 24 ore su 24 in entrambe le direzioni per un limite di velocità massimo consentito di 50 chilometri orari. Filottrano è finita alla ribalta nazionale in pochissimo tempo, persino il sindaco Lauretta Giulioni è dovuta intervenire in tv in prima serata a difendere lo strumento di rilevazione della velocità. Contro l’amministrazione comunale ci sono i multati difesi da un comitato, a molti dei quali sono state comminate anche fino a venti multe. Più di 200 di loro hanno fatto ricorso: entro il mese ci sarà il sopralluogo del ctu incaricato dal giudice di pace per verificare la taratura del dispositivo ed entro primavera sarà emessa la sentenza pilota.
Le posizioni
I multati: Tanta la rabbia così come i casi, alcuni eclatanti. Un autotrasportatore ha preso dodici multe in due mesi per 3mila e 500 euro; una mamma ha raccontato delle sedici comminate al figlio mentre andava a fare la stagione da precario a Macerata, 4mila euro; la presidente della Ado-Iom Anna Quaglieri deve fare i conti con ventidue sanzioni e un’operaia tessile ne dovrà pagare per 650 euro, totale delle multe prese in soli quindici giorni.
Il comitato per il rispetto del codice della strada: «Il Comune ci ha preso per bancomat? Non può fare cassa con gli autovelox. Chiediamo l’annullamento immediato delle multe già comminate e lo spegnimento del dispositivo. La sicurezza stradale si fa con le pattuglie sulle strade, anche accanto agli autovelox, questa invece è diseducazione».
Il sindaco Lauretta Giulioni: «Nel 2013 la Provincia ha imposto il limite a 60 chilometri orari e a luglio ha chiesto addirittura di abbassarlo a 50 perché la strada è disastrata. Serve a prevenire gli incidenti. Su 100 auto ne sono state multate solo 5. Se adesso l’autovelox è spento non lo posso dire, il suo effetto è di deterrente. Potrebbe funzionare in alternanza con altre postazioni sul territorio».
L’assessore alla Polizia Giuliano Carnevali: «A testimonianza che non lo usiamo per fare cassa, quando a luglio abbiamo saputo del numero di sanzioni già elevato ci siamo riuniti in Giunta e il 27 deliberato di usare il dispositivo in alternanza agli altri sei box velox su tutto il territorio. Lo stiamo usando con parsimonia, per un periodo è stato totalmente spento. Non posso sbilanciarmi sui tempi perché la sua funzione è quella di deterrente ma è così. Ci interessa la prevenzione, altrimenti l’avremmo ancora tenuto acceso h24. Su quella strada tante macchine sfrecciano e superano i 100 chilometri orari. Considerato che sono venticinque anni che, come vigile del fuoco, soccorro persone da incidenti stradali, vorrei non vederne più in quel tratto».