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Fabriano, il Comune si sostituisce al privato: al via i lavori per la rimozione del tetto con amianto

L'Ente municipale ha preso possesso dell'immobile nel cuore del centro storico cittadino e si sta procedendo ai tanto agognati lavori invocati da anni dai residenti

Il tetto in amianto in centro storico

FABRIANO – Dopo raccolte firme, proteste, petizioni, sembra essere finalmente giunta a una soluzione l’annosa vicenda legata al capannone con il tetto in amianto presente in centro storico di fronte la Chiesa di Sant’Onofrio. L’annuncio del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. «Il 25 maggio scorso il Comune ha preso possesso di questo immobile. Finalmente è stata individuata la strada da percorrere per fare l’intervento di rimozione dell’amianto in sostituzione del privato che non ha ottemperato alle ordinanze che ho emesso a partire dal 2017. È stato un percorso pieno di ostacoli a causa di resistenze esterne e interne», ricorda il primo cittadino.

I lavori

«A fine 2018 eravamo già pronti a intervenire con tanto di determina di affidamento dei lavori a una ditta predisposta ma rifiutata dalla Dirigente dei Servizi Finanziari. Il proprietario che è stato presente alla presa in possesso da parte del Comune si è reso disponibile a collaborare pur confermando di non avere la possibilità di sostenere il costo dell’intervento. Intanto il tetto sarà rimosso e poi vedremo come procedere anche con il progetto della realizzazione della piazza che dovrà sostituire il capannone e il cui progetto, affidato a un tecnico esterno, è già pronto. Ci è voluto forse più tempo del previsto e del dovuto, ma presto potremo vedere scomparire questa bomba ecologica e sanitaria in pieno centro storico», conclude Santarelli.

Sull’argomento è intervenuto anche il capogruppo di Forza Italia, Olindo Stroppa. «È doveroso ringraziare il comitato cittadino che ha raccolto oltre 800 firme ed i legali Adele Taddei e Luigi Fiore che ci hanno guidati nel seguire la vicenda. Personalmente mi ritengo soddisfatto del risultato per una questione che si trascinava dal lontano 26 aprile 2017 quando la Asur emise l’ordinanza di effettuare la rimozione del tetto in amianto e che io riportai in evidenza con un’interpellanza in consiglio comunale discussa nell’agosto 2018. Finalmente siamo giunti alla conclusione di questa vicenda», ha concluso Stroppa.

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