FABRIANO – Hanno lavorato anche durante questo difficile anno caratterizzato dalla pandemia da Coronavirus, sempre a fianco di tutte le donne, soprattutto quelle che hanno un’esperienza di violenza alle spalle o, addirittura, la stanno vivendo. Le volontarie dell’associazione Artemisia di Fabriano rappresentano delle sentinelle, un infaticabile ruolo che svolgono in maniera egregia. 43 donne vittime di violenza in città hanno avuto il coraggio, protette dal totale anonimato, di rivolgersi dal 2015 al 2019 allo sportello della locale associazione Artemisia.
Scendendo nel dettaglio delle cifre, è sicuramente significativo il rilievo del numero nettamente superiore delle italiane (67%) rispetto alle straniere (26% extracomunitarie, 7% europee) che hanno cercato sostegno e conforto nel servizio totalmente gratuito dell’associazione locale. Dalle statistiche emerge come il pericolo arrivi quasi sempre del partner: 58% il marito, 22% il convivente, 15% il fidanzato e solo il 5% un altro familiare.
Delle 43 donne che hanno chiesto assistenza, ben 36 hanno evidenziato di aver subito violenza psicologica, delle quali 32 in abbinata a quella fisica in sensibile crescita: in 17 casi su 43 sono state denunciate presunte azioni persecutorie in stile stalker, in 16 casi violenza di carattere economica e in 8 abusi sessuali.
Quanto alla fascia anagrafica delle segnalazioni ricevute, il 60% riguarda soggetti tra i 31 e i 50 anni di età, il 24% le under 30 e il 12% le over 50.
Dati che, per l’anno in corso, saranno aggiornati a breve. Questo perché l’associazione Artemisia non si è mai fermata, neppure durante il lockdown dovuto alla pandemia da coronavirus. Sempre raggiungibili, anche telefonicamente, info e prenotazioni telefoniche al 3703119276 per gli incontri che, normalmente, si svolgono il lunedì e venerdì dalle 15 alle 17 e il primo sabato del mese dalle 10 alle 12 nei locali al civico 21 di via Corridoni.
«Artemisia, circa un anno fa, ha inaugurato la panchina rossa permanente al parco Regina Margherita contro i femminicidi, ma si muovono con forza anche le istituzioni non solo attraverso iniziative simboliche per cercare di aiutare concretamente le donne vessate – fanno sapere da Artemisia -. Dopo lo stop causa Covid, è possibile che la Regione Marche riattivi il progetto a cui intende aderire anche Fabriano per concretizzare il ritorno al lavoro di alcune persone messe a dura prova dalle violenze di genere con una serie di tirocini retribuiti».
E anche questa associazione di Fabriano è stata protagonista dell’iniziativa “Questo non è Amore” promossa su tutto il territorio nazionale dalla Polizia di Stato. A Fabriano si è avuto un momento di incontro e confronto tra i rappresentanti delle istituzioni locali: il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, il rappresentante dell’Ambito Territoriale 10 Lamberto Pellegrini, la Caritas locale con don Marco Strona e il centro Antiviolenza Artemisia con la Tecla Chiucchi.
«Nel corso dell’iniziativa sono stati consegnati degli opuscoli informativi, a disposizione dell’utenza, al fine di sensibilizzare le vittime di tale drammatica realtà e la cittadinanza in genere. La sinergia tra le forze dell’ordine, gli enti locali e le associazioni costituisce la carta vincente per combattere questo devastante fenomeno che si manifesta spesso con preoccupante recrudescenza, particolarmente in questo periodo non facile per via della situazione sanitaria in atto (che costringendo le persone ad una convivenza forzata, espone ancor più le vittime)», evidenziano dal commissariato di Pubblica sicurezza di Fabriano, diretto dal commissario Capo Fabio Mazza.