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Le cicogne bianche anticipano la migrazione

Avvistate lungo l'Esino, a Pianello vallesina, diversi esemplari in transito da nord est a sud ovest. Un evento non eccezionale ma che si solito accade a settembre. L'intervista a Pierfrancesco Gambelli, responsabile del servizio di Polizia provinciale

Le cicogne bianche in transito sopra i campi di Pianello Vallesina, foto di Sergio Franconi

Avvistamenti di uno stormo di cicogne bianche – circa una ventina di esemplari – sono stati segnalati tre giorni fa e anche ieri lungo il corso del fiume Esino, nella zona di Pianello Vallesina. Un fenomeno diventato virale grazie ai social (su Facebook decine di post con foto, in poche ore) ma comunque «evento non raro in quest’area, con le Marche e il monte Conero al centro della traiettoria migratoria delle cicogne dalle aree di nidificazione del nord est ai quartieri di svernamento a sud ovest, in Africa», spiega Pierfrancesco Gambelli, responsabile del servizio di polizia provinciale. «Quello che colpisce – aggiunge l’esperto – è la migrazione anticipata rispetto al periodo tradizionale, di solito in settembre».

Un post su facebook sull’avvistamento delle cicogne

Stranezze del periodo, tra ondate di caldo e siccità da record (anche nell’Esino, come nel fiume Cesano, sono confermate grandi morie di pesci). Potrebbe trattarsi – spiega Gambelli «non di una migrazione vera e propria, ma di piccole tappe di avvicinamento delle cicogne verso l’Africa, in cerca di condizioni migliori». «In particolare – aggiunge – da parte dei giovani esemplari che per le particolari condizioni climatiche delle aree di nidificazione potrebbero essersi sviluppati in anticipo. Le cicogne transitano lungo le aree campestri, in cerca di piccoli rettili, roditori, anfibi».

Gli avvistamenti delle cicogne sono piuttosto diffusi in questi anni in Vallesina, «sia in primavera (ad aprile) nel periodo in cui questi animali dall’Africa vanno a raggiungere le aree di nidificazione, che in Italia sono a Racconigi, nel cuneese, nel ferrarese, e ancora nei grandi quartieri di nidificazione nell’est Europa e in Croazia», sia appunto sul finire dell’estate, quando si assiste alla migrazione di ritorno nelle aree di svernamento», racconta il responsabile del servizio di polizia provinciale. «Spesso – aggiunge – le cicogne si avvicinano alle garzaie, che potrebbero fungere da richiamo». E non a caso, alcuni anni fa, proprio nella garzaia della Riserva Naturale regionale di Ripa Bianca a Jesi, dove nidificano gli aironi, gli operatori del WWF hanno collocato sagome di cicogne bianche e piattaforme, nella speranza di attirare coppie prossime alla nidificazione. Per ora, le cicogne passano e si lasciano fotografare, ma ancora, per loro, nessun “bebè” nella zona.