OSIMO – Un team di restauratori è già al lavoro nel laboratorio “
L’arte riparata” allestito a palazzo Campana di Osimo per recuperare le opere danneggiate dal sisma arrivate in città. Se ne farà carico il Comune anche con il ricavato dei biglietti d’ingresso.
La
mostra di Vittorio Sgarbi è stata chiusa a dicembre, un mese prima rispetto alla proroga prevista, e trasferita a Cortina per far posto alla nuova con le opere dei Sibillini a palazzo Campana appunto che aprirà i battenti il
19 febbraio e resterà fino al primo ottobre. Cento opere provenienti dalle
zone terremotate adottate da Osimo, di cui Sgarbi sarà il padrino perché presiede già al
comitato scientifico dell’esposizione dal titolo “
Capolavori dei Sibillini: l’arte dei luoghi feriti dal sisma”.
L’adozione ha previsto il trasferimento temporaneo delle opere d’arte della rete di cui fanno parte otto Comuni dell’entroterra: Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo, Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto delle Marche, Loro Piceno e San Ginesio. Il Comune si è detto disponibile a garantire il lavoro, come guide e nei servizi, ai giovani delle aree terremotate disponibili a trasferirsi in città.