FABRIANO – Tre richieste al prossimo sindaco di Fabriano. «Detassazione completa imposte locali per le nuove aziende soprattutto dei giovani; Tutelare l’esistente con una forte sburocratizzazione; Cabina di regia con tutte le associazioni di categoria dove poter dialogare e programmare a lungo termine. Non più interventi spot, ma duraturi e ripetuti nel tempo, come ad esempio è accaduto spesso per l’elenco delle opere pubbliche». Ad avanzarle è il neo presidente della Cna di Fabriano, Maurizio Romagnoli.
«Ho accettato questa sfida perché credo fermamente che Fabriano abbia tutte le carte in regola per uscire dalla crisi. La mia presidenza, un mix fra rinnovamento e professionalità già rodate, intende continuare il buon lavoro di Mauro Cucco, presidente uscente. L’incarico non è dei più semplici, ma insieme possiamo farcela», ribadisce Romagnoli.
«Guardiamo con particolare attenzione ai due progetti relativi all’Iti, ben 2.400.000 euro che arriveranno nel fabrianese, e a “Smonta la crisi” organizzato da tutte le Associazioni di categoria presenti sul territorio che mira a mettere in collegamento le piccole realtà con le grandi. Per non disperdere queste potenzialità, negli incontri singoli avuti con i sei candidati a sindaco di Fabriano e poi ribadite nel confronto pubblico, abbiamo chiesto che la nuova Amministrazione comunale agisca presto e bene. Abbiamo individuato tre priorità: Detassazione completa imposte locali per le nuove aziende soprattutto dei giovani; Tutelare l’esistente con una forte sburocratizzazione; Cabina di regia con tutte le associazioni di categoria dove poter dialogare e programmare a lungo termine. Non più interventi spot, ma duraturi e ripetuti nel tempo, come ad esempio è accaduto spesso per l’elenco delle opere pubbliche», evidenzia il neo presidente della Cna fabrianese.
«Il nostro centro studi evidenzia che l’artigianato presenta ancora numeri negativi e per questo occorre agire subito. Noi abbiamo deciso di investire molto in cultura riportando la Cna nelle scuole facendo capire che c’è una possibilità di fare imprese sul territorio. Al bando il pessimismo. Il turismo non può da solo risollevare le sorti del territorio. Ma attraverso un lavoro sinergico siamo certi che il fabrianese – ha concluso Romagnoli – abbia ancora molto da dire».