FABRIANO – Lavoratori della Tecnowind di nuovo in azienda per produrre. In attesa che si possano avere, a breve, nuovi sviluppi per la vendita dell’azienda fabrianese che produce cappe aspiranti. Il fondo statunitense deve presentare un’ulteriore documentazione. Il sindaco, Giancarlo Sagramola, monitora costantemente la situazione.
La vicenda
È stata la prima emergenza che il primo cittadino si è trovato a dover affrontare appena eletto. Nell’estate del 2012, infatti, le tute blu della Tecnowind sono scese in piazza – precisamente sotto la sede comunale – per far sentire la propria voce. L’azienda rischiava il fallimento. Le banche creditrici volevano rientrare dei finanziamenti erogati. Sagramola e l’allora assessore alle Attività produttive, Giuseppe Galli, si attivarono immediatamente.
Incontrarono diverse volte le parti, sia insieme che separatamente. E alla fine, grazie anche al loro contributo, si evitò il fallimento. L’azienda fu venduta per il prezzo simbolico di un euro all’imprenditore Cardinali. Dopo oltre quattro anni, le scene di panico e preoccupazioni si ripetono. Quasi a voler suggellare, la fine del primo mandato dell’attuale sindaco fabrianese.
Sagramola è stato all’incontro in Regione di martedì 10 gennaio. Summit chiesto dai sindacati a seguito della comunicazione aziendale con la quale si annunciava il mancato pagamento di parte dello stipendio di dicembre e della Tredicesima. Le tute blu dal 9 gennaio erano in sciopero ed hanno organizzato un presidio sotto Palazzo Raffaello, sede della Regione, in attesa di buone notizie. Si è dovuto attendere mercoledì 11 gennaio, per avere queste buone notizie. L’amministratore delegato, Fernando Di Gaetano, ha confermato, infatti, dopo averne discusso con il consiglio di amministrazione, che entro il 24 gennaio saranno erogati l’80% dei crediti vantati da ciascuno dei 285 lavoratori della Tecnowind.
Il commento
«La situazione resta complicata – dice il primo cittadino -. I lavoratori sono abbastanza agitati perché vedono che le comunicazioni con questo nuovo cda sono scarse e sempre all’ultimo istante, a giochi quasi fatti. Lo dimostra la questione pagamenti». Il primo cittadino non si sofferma solo sull’emergenza pagamenti, ma va oltre. «A questi nuovi amministratori chiediamo un impegno serio. Il nuovo cda ha il mandato di riorganizzazione dell’azienda affinché si possa concretizzare la vendita al fondo statunitense interessato. Speriamo che si possa arrivare a breve a questa vendita per ridare speranza – ha concluso Sagramola – a tutti i lavoratori, giustamente preoccupati».