SASSOFERRATO – Le elezioni comunali a Sassoferrato si avvicinano e le varie forze politiche iniziano a pianificare le proprie strategie in vista dell’appuntamento con le urne in calendario, molto probabilmente, per la tarda primavera del prossimo anno. L’uscente sindaco, Ugo Pesciarelli, è al suo secondo mandato. Dunque, non potrà essere della partita.
La Lega a Sassoferrato è molto attiva da quando è stata fondata come coordinamento a sé stante. «Nell’era della globalizzazione totale e del mondialismo, la Lega lancia un segnale nettamente in controtendenza con l’affermazione della cultura identitaria Italiana, il rilancio degli usi e costumi locali, del bene della comunità, mettendo al primo posto gli Italiani, che tanto hanno subito per colpa di politiche speculative. Questa visione è l’unica che collocando al centro l’uomo e la sua cultura, può ridare orgoglio e speranza alle future generazioni affinché possano vivere in un paese libero e laborioso», la premessa del coordinatore leghista della città sentinate, Giovanni Mezzopera.
«La Lega aperta al cambiamento, vuole esserlo anche a livello locale al fianco dei cittadini e per i cittadini. Il momento di fare e arrivato e tutti coloro che per il bene della comunità di Sassoferrato vorranno essere parte del cambiamento, troveranno nella Lega il punto di riferimento. Infatti, il coordinamento cittadino è aperto al confronto e al dialogo con tutte le forze politiche cittadine in previsione delle elezioni amministrative del prossimo anno».
Dunque, una vera e propria campagna di ascolto, condivisione e confronto, con vista sul Municipio di Sassoferrato. Il coordinamento cittadino è composto da Giovanni Mezzopera, Augusto Checci ed Emanuel Cimarelli. «Da quando è stata costituita la Lega nella città sentinate, ogni sabato noi del coordinamento, insieme ai simpatizzanti, ci ritroviamo in piazza per farci conoscere e proporre la nostra visione per la futura amministrazione di Sassoferrato. Le adesioni che stiamo avendo – conclude Mezzopera – ci confermano che stiamo agendo per il meglio».