FABRIANO – Ritorna in panchina Leonardo Sonaglia. Un “anno sabbatico” lontano dal parquet è stato più che sufficiente al tecnico (e grande ex giocatore) fabrianese per ricaricare le batterie e rituffarsi in una nuova avventura cestistica. A richiamarlo sul campo di basket è stata l’Halley Matelica, team che aveva già allenato a lungo, dal 2007 al 2014, periodo in cui aveva centrato due promozioni passando dalla serie D all’allora Dnc.
«Nella mia carriera di allenatore, finora, i sette anni trascorsi a Matelica sono stati senza dubbio la miglior esperienza in assoluto – dice Leo. – Matelica è una piazza che mi ha dato molto, per cui ci tengo a far bene anche questa volta, cercando di riportare entusiasmo dopo tre anni difficili dal punto di vista dei risultati. Un ritorno che si è concretizzato per iniziativa dello sponsor Halley e quindi sposato anche dalla società».
Sonaglia riprendere in mano le redini del gruppo in Serie C Silver, il massimo campionato regionale. E al fianco, in qualità di direttore sportivo (anche questa una novità), ci sarà un altro grande del basket italiano, Luca Usberti.
«Ho in mente una squadra rapida e veloce, fatta di giocatori eclettici – anticipa Sonaglia. – Il tutto in linea con la mia filosofia di gioco, fatta di cose semplici e transizione. Questa è l’idea di partenza. Poi vedremo come si svilupperà il mercato. Per il momento ripartiamo dai play, che anche per il 2017/18 saranno Elia Rossi e Nicola Trastulli. In corso ci sono diversi contatti. La volontà è di costruire una squadra con la maggior parte di atleti del posto e un paio di fuori».
Il ritorno in sella di Leonardo Sonaglia ci sembra l’occasione giusta per ripercorrere il profilo sportivo di questo personaggio, tra i più importanti della pallacanestro marchigiana.
Nato a Fabriano il 25 aprile 1959, alto 196 centimetri, Sonaglia ha iniziato a giocare a basket nel 1973 nel ruolo di guardia/ala con la squadra della sua città ed è stato tra i principali artefici della grande scalata del Fabriano Basket dalle categorie regionali fino alla Serie A1, collezionando in totale 249 presenze (secondo nella storia della società dietro a Rodolfo Valenti) e segnando 4.491 punti (primo) in maglia biancazzurra.
Da giocatore, ha disputato 15 campionati in Serie A tra il 1979 e il 1995 (tre a Fabriano, quattro a Forlì, uno a Pesaro, tre a Firenze, due a Livorno e due ad Udine) ottenendo tre promozioni in Serie A1 (con Fabriano, Forlì e Firenze). In totale ha giocato 506 partite in Serie A con 6.466 punti segnati. Ha un record personale di 37 punti in una singola partita in A2 e di 33 punti in A1. La sua media punti più alta in A1 è stata di 16,4 punti nel 1989/90 e in A2 di 21,3 punti nel 1985/86. Dotato di un gran tiro dalla lunga distanza, per due volte ha vinto la classifica dei tiratori da tre punti in A2 (con il 48,4% nel 1985/86 e con il 53,5% nel 1990/91) e una volta in A1 (con il 47% nel 1989/90), ha anche sfiorato la vittoria di un All Star Gamer italiano (superato in finale da Nando Gentile). Nel 1982 ha vinto il Campionato Mondiale Militare ad Algeri con la Nazionale Italiana. Ha giocato anche in serie B2 a Jesi ottenendo una promozione in B1 nel 1995/96.
Ha poi continuato a calcare i parquet fino al 2006 con le maglie di Libertas Fabriano (C2), Spider Fabriano (C2) e Altesino Fabriano (D). In totale, si stima che abbia segnato circa 15 mila punti nelle categorie minori.
Come allenatore, ha guidato la Libertas Fabriano (C2 e C1), è stato assistente allenatore di Demis Cavina al Fabriano Basket in Legadue nel 2006/07, ha poi allenato la Vigor Matelica ottenendo due promozioni (dalla Serie D alla Dnc), quindi è stato sulla panchina del Cerreto (D) e a Gualdo (Serie C umbra).