ANCONA – Il Donegal Irish Pub di Ancona torna a vibrare con la musica rock e lo fa, domani sera dalle 21.30 circa (ingresso libero), per una serata d’eccezione in cui la band del chitarrista e cantante Fulvio Feliciano salirà sul palco insieme a Leon Hendrix, fratello del mito Jimi. Sarà dunque la grande musica di Jimi Hendrix, ricordato in tutto il mondo, ieri, anniversario della sua nascita e giorno in cui avrebbe compiuto ottant’anni, ad animare il noto locale anconetano che dopo il difficile periodo del Covid ha riaperto di recente alla musica dal vivo. L’appuntamento è di quelli da non perdere, perché Fulvio Feliciano è un musicista che ha dedicato tutta la sua vita musicale allo studio e alla ricerca sul genio di Seattle e perché la presenza del fratello del grande musicista scomparso nel 1970 rappresenta qualcosa di davvero unico.
«Ieri è stato davvero emozionante poter partecipare alla serata commemorativa di Jimi Hendrix al Teatro di Colugna di Tavagnacco, vicino a Udine, insieme a Leon. È un tour partito da Pistoia il 24 novembre, composto da tredici date, che si concluderà il 10 dicembre». Fulvio Feliciano, chitarrista romano di origini centroamericane, racconta com’è nata la sua folgorazione per l’artista di Voodoo Chile, Purple Haze ed Hey Joe che lo ha folgorato sulla via della chitarra elettrica a sedici anni: «In famiglia c’è sempre stata la musica, coltivata grazie anche alla lontana parentela con José Feliciano (celebre artista portoricano che partecipò anche al Festival di Sanremo nel 1971, ndr), e mi ha sempre affascinato vederlo esibirsi in televisione. Mio nonno ci raccontava sempre di questa parentela e anche mio nonno, come mio padre, suonava la chitarra. Sono cresciuto in mezzo alla musica, ho iniziato a suonare a sette anni, a tredici con la chitarra elettrica, e a sedici ho scoperto Jimi Hendrix grazie a un programma di Red Ronnie. Da quel giorno Jimi è diventata la mia ossessione quotidiana. Oggi suonare i suoi brani è forse l’ultima cosa che faccio, con e per Jimi: per me è come se fosse diventato un compagno di vita».
Fulvio Feliciano racconta anche l’incontro con Leon Hendrix e la tournée. «Ho sempre avuto una grande amicizia con Roberto Crema, presidente dell’associazione di Hendrix che poi s’è sciolta, ha scritto diversi libri su Jimi, ad alcuni ho anche collaborato. Fu lui a portare in Italia nel 2011 Leon Hendrix, insieme al chitarrista Randy Hansen, e in quell’occasione lo conobbi durante un tour. Da lì è nato tutto, e si è sviluppata un’amicizia, d’estate abbiamo spesso fatto cose insieme. Leon è un artista che dipinge, scrive, compone, e insieme portiamo in giro per l’Europa lo spirito di Jimi Hendrix. Io apro il concerto con cinque o sei brani, poi interviene lui che canta e suona insieme a me. È un tour che tocca diversi Paesi: abbiamo già suonato in Austria, adesso in Italia, domani ad Ancona, poi andremo in Slovacchia, in Repubblica Ceca e poi chiuderemo la serie di concerti con le ultime date di nuovo in Italia».
Non è la prima volta che Fulvio Feliciano suona ad Ancona, era già stato anche al Donegal anni fa: «Ne ho un ricordo strepitoso, fu una serata memorabile, suonavamo in trio, era pieno di gente che non se ne andava mai via e che ci chiedeva bis di continuo. Ci siamo sentiti a casa, mi fa piacere tornarci, e con Leon Hendrix anche di più». Oltre che da Leon Hendrix e Fulvio Feliciano, la band è composta da Pino Liberti alla batteria (Uli Jon Roth-Buddy Miles) e da Marco D’Angelo al basso (Leon Hendrix-Stan Skibby).