PESARO – Lei si chiama Faustina, è una tartaruga Caretta caretta e, dopo due anni di cure, ha ripreso familiarità col mare grazie all’area sperimentale di riadattamento allestita da Comune di Pesaro e dalla Fondazione Cetacea in Baia Flaminia.
È arrivata al CRTM di Riccione a seguito del recupero avvenuto il 22 luglio 2018 a Porto Barricata (in Veneto): si era spiaggiata con il cranio sfondato, a causa di un incidente o di un atto di natura dolosa. È stata in un primo momento ricoverata alla Clinica Veterinaria del Benvenuto di Polesella del dottor Luciano Tarricone, che le ha prestato le prime cure. L’esemplare ha presentato gravi problematiche motorie, a seguito dei danni neurologici arrecati dal trauma cranico subito, per questo è stato previsto il suo trasferimento nella struttura gestita da Fondazione Cetacea a Riccione.
«Ora per lei il mare aperto, per noi la conferma che la Baia è magica e da qui si ripartirà per un grande progetto naturalistico e di educazione ambientale – sottolinea il vice sindaco Daniele Vimini –, che vedrà nascere in questo luogo un’oasi delle tartarughe. Pesaro può essere fiera di quanto avvenuto oggi in queste acque».
«Un progetto di grande valore ambientale – sottolinea l’assessore all’Ambiente Heidi Morotti -, il nostro mare si conferma sempre più accogliente e pulito. Dal lavoro del Comune, Fondazione Cetacea e dei tanti volontari a supporto, sarà creato un luogo di grande valore ambientale che avrà la doppia funzione di educazione e di aiuto alla specie».
Faustina ha iniziato una lunga e difficile riabilitazione che ha portato al tentativo, sabato 12 settembre, di rilasciarla in mare, con il supporto dei sub dell’associazione Blennius di Riccione. Purtroppo la Caretta caretta una volta in acqua ha serrato le pinne anteriori e non ha dato cenno di voler riprendere il largo: a questo punto l’ultima possibilità è stata tentare un graduale reinserimento in natura, introducendola in un ambiente controllato. A tal scopo è stata costruita la caletta delle tartarughe a Pesaro, un’area recintata in mare nell’area nord della Baia Flaminia: Fondazione Cetacea aveva già sperimentato questo tipo di riabilitazione nel corso di diverse stagioni a Numana, ottenendo grandi risultati con esemplari con problematiche simili a Faustina.
Martedì 15 settembre lo staff e i volontari di Fondazione Cetacea hanno inserito Faustina in caletta e dopo diverse ore di comportamento apatico e passivo, la svolta: Faustina si è ambientata e ha iniziato a nuotare, immergersi e perfino a cacciare. Verso le ore 19 i volontari hanno aperto la rete e la tartaruga è tornata libera nel suo elemento, dopo oltre due anni di sofferta cattività.
Baia Flaminia si conferma un luogo magico dopo che l’anno scorso la tartaruga Luciana aveva deposto le uova proprio nella spiaggia pesarese.
Faustina è solo l’ultima di tante altre tartarughe che passeranno per Baia Flaminia. È stata inserita nell’habitat protetto Alessandra, anche lei con gravi problematiche neurologiche causate dallo sfondamento della calotta cranica e con una seconda profonda ferita da elica nel carapace, rimarginata attraverso la terapia laser. Si tratta anche questa volta di una lungodegente: infatti Alessandra è stata ricoverata a Riccione dopo il recupero a seguito del suo spiaggiamento a Lido di Volano nell’agosto del 2018.