FABRIANO – Inaugurata questo pomeriggio, primo agosto alle 18:30, a Fabriano nei locali della Pinacoteca civica, la mostra “La luce e i silenzi. Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento” a cura di Anna Maria Ambrosini Massari e Alessandro Delpriori. Un evento che coinvolgerà anche due evidenze storico-artistiche molto importanti della città, il Duomo di San Venanzio e la Chiesa di San Benedetto. Presente la senatrice a vita Liliana Segre.
L’esposizione fa parte del progetto Mostrare le Marche, nato dal protocollo d’intesa fra la Regione, il Mibac, l’Anci Marche, la Conferenza Episcopale e i Comuni di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Loreto, Matelica e Fabriano per promuovere la conoscenza e lo sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 2016. Da domani, 2 agosto, l’apertura ufficiale al pubblico.
La mostra riunisce i capolavori realizzati da Orazio Gentileschi ad Ancona e nel fabrianese quali la Circoncisione, La Vergine del Rosario, la Visione di Santa Francesca romana oggi a Urbino la Maddalena per l’Università dei Cartai, nucleo di una stanza tematica in cui viene messo a confronto con Guerrieri, il grande caravaggesco marchigiano cui è riservata una mostra nella mostra, Baglione, Turchi, De Boulogne, Vouet, Cagnacci e Carlo Bonomi, la cui pala realizzata per il monastero delle clarisse cappuccine fabrianese e oggi a Brera, torna per la prima volta in città dopo le spoliazioni napoleoniche del 1811.
Complessivamente sono 52 le opere esposte: attesi tra i 20 e i 30 mila visitatori. La mostra fabrianese sarà visitabile fino all’8 dicembre prossimo, orari di apertura: agosto-settembre dalle 10 alle 13 e dalle 14:30 alle 19:30; da ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Con il biglietto della mostra inoltre sarà possibile visitare fino al 3 novembre anche un’altra esposizione in corso a Camerino “Dalla polvere alla luce: l’arte recuperata” promossa dall’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche e dal Comune di Camerino e realizzata con il contributo della Regione Marche.