Di recente l’AgCom-L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha emesso quattro delibere nei confronti di quattro compagnie telefoniche, testualmente diffidandole a eliminare gli effetti dell’illegittima anticipazione della decorrenza delle fatture. In sostanza, con il ritorno alla fatturazione mensile, l’Autorità prende anche posizione sui rimborsi richiesti dai consumatori per i periodi di fatturazione a 28 giorni.
Le delibere prevedono uno sconto in bolletta, o meglio, un bonus sotto forma di giorni gratis nella bolletta della telefonia fissa, da concedere nella fatturazione di aprile. La questione è sempre la stessa: gli operatori continuano ad applicare fatture ogni 28 giorni, facendo pagare, di fatto, una bolletta in più in un anno al consumatore. Adesso l’AgCom (il Garante delle comunicazioni) con quattro delibere diffida Tim, WindTre, Vodafone e Fastweb, a concedere giorni gratis come risarcimento.
Il bonus andrà calcolato in base alla quantità di giorni “erosi” agli utenti attraverso le bollette ogni 28 giorni invece che mensili. Il calcolo partirà dal 27 giugno 2017, data in cui l’AgCom indicò la bolletta mensile come l’unica legittima. I giorni da restituire cambieranno, quindi, a secondo della data in cui è partito l’abbonamento dell’utente, e possono spingersi fino a 15 giorni, per chi si è abbonato prima di luglio. Alcuni utenti useranno per metà mese di aprile la connessione internet gratis.
«Il governo nell’ultima Manovra Finanziaria – dice Roberta Mangoni di Adiconsum Marche – ha imposto bollette mensili su tutta la telefonia (fissa e mobile) e sulla pay-tv a partire dal 5 aprile 2018. Gli operatori si sono detti disponibili a recepire la direttiva contenuta nella Legge di Bilancio. Il Garante vorrebbe che venisse sanato anche il passato, restituendo quanto tolto nei mesi scorsi. Chi deciderà di non riconoscere lo sconto, potrebbe andare incontro a ulteriori sanzioni per mancato rispetto della Delibera AgCom. A dicembre sono già state comminate agli operatori multe da 1,16 milioni di euro, che gli operatori avevano preferito pagare piuttosto che tornare spontaneamente alla fatturazione mensile, facendo cartello tra loro».
Ora, spiega Mangoni «Si tratterà di attendere il mese prossimo per verificare se, anche in questo caso, le compagnie telefoniche preferiranno andare incontro alle sanzioni dell’AgCom piuttosto che fornire agli utenti uno sconto “riparatore”. Adiconsum si occuperà di aggiornare i consumatori su tutte le prossime novità e fornire assistenza qualora si verifichino comportamenti illegittimi da parte delle società telefoniche».