JESI – Cosa hanno in comune la dirigente di un’importante società parigina protagonista di alcune delle incantevoli bellezze architettoniche della Ville Lumiere, il responsabile tecnico dei successi di alcuni dei più veloci piloti degli ultimi vent’anni nella MotoGP da Casey Stoner a Jorge Lorenzo, un fuoriclasse dell’ingegneria dell’informazione e uno dei maggiori pionieri dell’innovazione nei sistemi energetici? Le loro case history scandiscono l’eccellenza dell’ingegneria provinciale “Made in Ancona” che si è ritagliata un posto di rilievo nelle cronache nazionali.
Le loro storie d’ingegno, dimostrazione della rilevanza mondiale dei professionisti tecnici del nostro territorio, sono state al centro dell’assemblea annuale dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Ancona svoltasi all’auditorium dell’Hotel Federico II di Jesi, che ha visto la massiccia partecipazione di circa 250 iscritti e di una rappresentanza di tutte le professioni tecniche a livello provinciale. Ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale di Jesi il presidente del Consiglio avvocato Luca Polita.
«Quest’anno un tema importantissimo nell’ambito dell’assemblea annuale – sottolinea il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona Stefano Capannelli – i cento anni dell’istituzione dell’Ordine degli ingegneri. Un secolo fa, tante cose sono cambiate. Si fa molta formazione in modo da poter seguire tutto lo sviluppo tecnologico, precorrere i tempi e indirizzarli».
Tra le storie di successo raccontate alla folta platea di intervenuti, quella di Cristian Gabarrini Chief Engineer – Ducati Motor Holding, che porta un po’ del Dna dei marchigiani nella Ducati. «Nel team Ducati e nel reparto corse non sono l’unico marchigiano, ci sono altri tecnici». «Cybersecurity: ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione – dice Aurelio Uncini dell’Università La Sapienza di Roma, Chair of Dsp & Multimedia Group: ISPAMM Lab, Board of Directors member of Cyber Intelligence and Information Security research center – un primo aspetto è quello legato ai sistemi di difesa: nel passato si parlava di cielo, terra e aria, oggi abbiamo il quarto scenario che è la cybersecurity. Abbiamo veri e propri attacchi fatti da hacker molto sofisticati che possono creare seri problemi a qualunque nazione e dunque dobbiamo difenderci. Ma abbiamo anche un livello leggermente più in basso che riguarda la società e i nostri dati, che spesso vengono usati e non in modo benevolo. Ben venga la nuova legge europea che tende a regolamentare queste cose, specie per il futuro».
Nel corso dell’assemblea sono state anche illustrate le nuove direttrici della Struttura Tecnica Nazionale, organismo costituito dalle professioni tecniche a supporto del Dipartimento della Protezione Civile, specie nell’ambito della prevenzione del rischio idrogeologico. «Stiamo costruendo una struttura nazionale unica di riferimento delle professioni ordinistiche tecniche a livello nazionale – spiega poi l’ingegner Felice Monaco coordinatore della Struttura Tecnica Nazionale – con una organizzazione territoriale su ogni regione, quindi abbiamo la STN Marche dove c’è un database nazionale e vi sono oltre 4000 tecnici iscritti, professionisti pronti e a disposizione delle istituzioni in particolare delle strutture di Protezione civile nazionale, regionale e dei sindaci». Il riferimento è alle calamità naturali come l’alluvione che ha colpito la città di Senigallia e il suo hinterland lo scorso settembre: proprio nel 2022 l’Ordine degli Ingegneri ha stipulato una convenzione post-alluvione con il Comune di Senigallia, per mettere a disposizione della popolazione professionisti volontari per la compilazione delle schede “Aides” per la stima dei danni al fine del risarcimento.
Si è anche parlato di energia e di transizione ecologica con il manager del Comparto energetico Mauro Moroni: «La transizione energetica è un argomento chiave in questo periodo, ci sono le fossili che fanno una certa resistenza e debbo dire che le normative a volte vengono per agevolare e altre volte sembra per bloccare, lottiamo ogni giorno affinché ci sia spazio per crescere, decarbonizzare in modo sostenibile e duraturo».
Le conclusioni nel segno dei festeggiamenti per i 100 anni del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. «E’ un onore rappresentare il consiglio nazionale all’interno dell’assemblea degli iscritti, in quanto è possibile portare tutta l’attività nazionale agli iscritti in modo che possa avere delle ricadute sul loro operato quotidiano», conclude Alberto Romagnoli unico consigliere marchigiano del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
Nell’ambito dell’assemblea sono stati anche presentati i libri “Murature storiche nella Regione Marche – Specificità costruttive e caratterizzazione meccanica sperimentale” a cura di Enrico Quagliarini, Giuseppe Pace e Guido Romano, e “Ingegneri e rappresentanza” presentato in occasione del centesimo anniversario del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, a cura di Antonio Felici (capo-ufficio stampa CNI).