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Dopo 50 anni, il Lions club di Jesi candida Marco Candela a Governatore del Distretto

Il medico, primario del reparto di Medicina dell'ospedale Carlo Urbani, è già stato insignito della massima onorificenza Lions

Da sinistra l'assessore Marialuisa Quaglieri, il dottor Marco Candela e il presidente del Lions Club di Jesi Elvio Giaccaglini

JESI – Uno jesino (e che jesino) a capo del Distretto 108 A del Lions Club. Non accadeva da mezzo secolo, da quando il compianto dottor Giuseppe Fibbj, otorinolaringoiatra dell’ospedale di Jesi, venne eletto nel 1971-72 a guidare l’allora “Distretto Azzurro” che radunava i club dalla Romagna al Salento passando lungo la fascia adriatica. Oggi la storia si ripete ed è un nome di spicco in città e nel mondo Lions come quello del dottor Marco Candela a farsi avanti come Governatore distrettuale del Club. Stimato primario dell’Unità operativa di Medicina dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi, determinante nella direzione dei reparti Covid nelle due ondate pandemiche che hanno visto proprio l’ospedale di Jesi fare la parte del leone in tutta la regione per l’alto numero di malati Covid accolti e curati, oggi il suo nome viene espresso con soddisfazione da parte del sodalizio jesino alla massima carica lionina del Distretto.

A seguito delle elezioni alla carica di II Vice-Governatore Distrettuale del 9 maggio scorso, Candela ha infatti ottenuto il maggior numero di consensi iniziando così il percorso che in due anni dovrebbe condurlo allo stesso incarico di un Distretto 108 A, da 25 anni compreso tra Romagna e Molise. Giustamente soddisfatto il dottor Candela, che guarda in alto, al cielo, dedicando questo risultato al padre.

«Sono molto contento di questo risultato – dice – per la personale affermazione, che dedico a mio padre Raffaele quale primo mentore delle mie esperienze associative, ma soprattutto per aver rappresentato degnamente sia il Club di Jesi, in cui sono appunto “nato e maturato” e che rappresenta oggi in termini di affetto l’immediata estensione della mia famiglia, sia le amiche e amici Lions dell’intero Distretto 108A che da anni mi invitavano a questa avventura. Non posso nascondere il mix di emozioni che hanno accompagnato questo evento: un “banco di prova” di cosa abbia realizzato e trasmesso in 30 anni di vita associativa, ma anche di responsabilità in quanto incarico di grande fascino ma di altrettanta delicatezza quale coordinare menti e cuori di elevatissimo livello personale, professionale ed associativo».

Marco Candela

“Nato e maturato” nel club di Jesi: così, sinteticamente, Marco Candela intende la sua lunga vita nel club: per i primi 10 anni di militanza ha svolto diversi ruoli culminati nel 1999-2000 nella Presidenza di Club. Dal 2001 ad oggi è stato ininterrottamente Officer Distrettuale con incarichi di Delegato di zona, Presidente di circoscrizione, Coordinatore di vari team di lavoro in differenti tematiche. Ha dedicato gli ultimi dieci anni alla membership ed alla leadership, conseguendo in ambito formativo le più prestigiose certificazioni associazionistiche. Il suo spessore umano e professionale si evincono anche dagli innumerevoli riconoscimenti culminati con la consegna della massima onorificenza, la “Melvin Jones Fellowship”, nel 2012. Segno tangibile di attestazione della concretezza con cui ha espresso la sua idea di lionismo.

«È nel motto We serve” che trova compimento – spiega il dottor Candela – un lionismo che ponga le sue solide basi nei valori comuni, nella qualità inclusiva delle relazioni interpersonali, nel tendere a comunità e persone “diversamente uguali”, nell’entusiasmo di lavorare in squadra per chi è nel bisogno, ed infine in service che rispondano concretamente e compiutamente alle necessità, ponendoci obiettivi importanti. Lions quindi quale sintesi di identità etica e funzione sociale».

Il presidente del Lions club di Jesi Roberto Puppato e il presidente della Cri Francesco Bravi in occasione della donazione dei manichini

Il Club è attivo a Jesi da 64 anni e sia autonomamente che in partnership di valenza distrettuale e internazionale, ha fatto molto per il territorio in cui opera. Proprio nel corso dell’emergenza pandemica, come ricorda il presidente Roberto Puppato, le principali azioni del Lions club si sono rivolte a favore della comunità. «Abbiamo donato tablet e pc agli Istituti Comprensivi locali – spiega il presidente -, un defibrillatore semiautomatico esterno alla Caritas di Jesi, 4 manichini di addestramento alla rianimazione cardiopolmonare al Comitato Croce Rossa della nostra città, un contributo economico e prodotti natalizi a favore di famiglie in difficoltà in collaborazione con il Comune di Jesi. Inoltre, abbiamo fornito materiale didattico alla Scuola Montessori di Chiaravalle e denaro per la realizzazione di soluzioni abitative alle comunità di Arquata del Tronto e di Camerino nell’ambito delle iniziative per il sisma portate avanti in ambito distrettuale. Infine, in corso con particolare orgoglio, l’erogazione alla nostra Fondazione Internazionale di fondi selettivamente destinati alla lotta contro la fame infantile nel mondo».

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