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Liquidità per le imprese ferme per il Covid-19 e nuove assunzioni: Legnini firma due ordinanze

«Vogliamo far sì che appena ci saranno le condizioni si possano aprire migliaia di cantieri» ha detto il Commissario alla Ricostruzione ospite della trasmissione Giorno per Giorno di RaiRadioUno

Tavola rotonda in prefettura: da sinistra Spuri, Legnini e Ceriscioli

Il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini ha firmato due importanti ordinanze: una per il pagamento dei lavori fatti dalle imprese nei cantieri sospesi a causa dell’emergenza legata al Covid-19 e l’altra per 200 nuove assunzioni negli Usr che oggi hanno circa 4mila pratiche da esaminare. 210 unità andranno alle Marche, 30 all’Abruzzo e 27, rispettivamente in Umbria E Lazio.

Giovedì 2 aprile il Commissario Legnini è anche intervenuto come ospiti su RaiRadioUno alla trasmissione Giorno per Giorno.

«Ho ascoltato le grida di dolore dei sindaci e degli abitanti del cratere, i timori. Nella doppia emergenza non dobbiamo relegare ai margini la ricostruzione, dobbiamo riposizionarla al centro dell’attenzione. Le lentezze sono note, adesso dobbiamo assolutamente reagire – ha detto Legnigni -. Abbiamo due linee di azione. La prima è mettere liquidità nel sistema economico del cratere pagando tutto ciò che è possibile dei lavori già fatti. Mi riferisco ai professionisti, che hanno prestato la loro opera in questi anni e non hanno ancora visto un euro, e alle imprese, pagando i lavori già fatti pur non avendo raggiunto lo stato di avanzamento previsto dalle regole vigenti. Abbiamo stanziato 50 milioni di euro per pagare i professionisti e varato un’Ordinanza per pagare le imprese. Anche queste sono somme molto importanti».

«Il secondo indirizzo è quello di ridefinire le regole per far sì che alla ripartenza, speriamo presto, dopo l’emergenza sanitaria, si possa imprimere quel cambio di passo che serve alla ricostruzione. Tra pochissimi giorni varerò un’Ordinanza di forte semplificazione, e che definisca tempi certi per l’esame delle pratiche, per la concessione dei contributi e per l’avvio dei lavori di riparazione delle abitazioni» ha aggiunto.

«Vogliamo far sì che appena ci saranno le condizioni si possano aprire migliaia di cantieri. È un dovere cui noi dobbiamo assolvere ed è un diritto per i cittadini che da troppo tempo aspettano. Ci sono almeno 6 miliardi per le abitazioni private e 3 per la ricostruzione pubblica, per la quale si è fatto finora molto poco. C’è la necessità di usare importanti risorse già stanziate e che non possono restare nei cassetti dell’amministrazione pubblica. Sto definendo le procedure per assegnare rapidamente altri 50 milioni di euro alle imprese del cratere e altri 26 milioni di euro per i comuni più piccoli» ha concluso Legnini.