OSIMO – Al via le candidature per la nomina dei tre rappresentanti del Comune di Osimo nell’ambito del cda dell’istituto Campana per l’istruzione permanente, il “polmone culturale” della città. L’attuale Consiglio di amministrazione presieduto dal 2016 da Matteo Biscarini è in scadenza e si aprono i giochi per il turn over dei cinque componenti. Oltre ai tre di nomina consiliare, due dovranno essere designati per statuto dall’Ufficio regionale scolastico e dalla Regione Marche. La nomina e la formazione del consiglio di amministrazione dell’istituto avverrà poi, sulle basi delle designazioni effettuate, con decreto del direttore generale dell’Ufficio scolastico. Il cda dura in carica cinque anni e quello attuale decadrà il 3 febbraio. L’avviso con cui il sindaco di Osimo dichiara aperta la procedura per presentare le candidature alla designazione, da parte del Consiglio comunale, per i tre componenti di competenza del civico consesso è stato appena pubblicato.
«Dal 2016 l’istituto ha avviato un piano programmatico di azioni di recupero, tutela e valorizzazione del proprio patrimonio architettonico, storico artistico, bibliografico e documentale attraverso la promozione di attività di catalogazione, restauro, iniziative culturali e pubblicazioni – dice Biscarini – Con l’obiettivo di proseguire e rafforzare la storica funzione di centro di istruzione e formazione, l’Istituto Campana ha avviato anche un piano strutturato di offerte didattiche rivolte sia ai docenti che agli studenti delle scuole di ogni ordine grado. La proposta culturale poi è stata arricchita da una serie di conferenze e incontri divulgativi rivolti alla cittadinanza che hanno approfondito temi di attualità, cultura, scienza e storia».
Sul fronte della gestione del patrimonio immobiliare, è ancora in piedi l’istanza presentata per l’indagine di vulnerabilità sismica del Palazzo che consentirà il consolidamento e il restauro dell’ala nord.
Oggi, 27 gennaio, sono in sopralluogo alle grotte del Campana i tecnici dell’Istituto centrale del restauro di Roma per valutare il loro stato in vista delle decisioni da prendere. Il 2020 ha visto la formalizzazione di due tavoli tecnici tra Comune, Istituto Campana, Agenzia del Demanio, Segretariato regionale del ministero dei Beni culturali per le Marche e Soprintendenza nell’ambito del procedimento amministrativo che dovrà condurre all’assegnazione in proprietà delle grotte al Comune, all’esito dell’approvazione di un progetto di valorizzazione post visita. Il Comune vorrebbe riunire in un unico percorso ipogeo le grotte di piazza Dante con quelle di palazzo Campana.