ANCONA – Sono 5mila i ragazzi delle scuole superiori che hanno affollato l’Aula Magna, le aule e i laboratori delle facoltà dell’Università Politecnica delle Marche per la settimana di orientamento “Progetta il tuo futuro” dal 2 febbraio ad oggi. Un numero al di sopra delle aspettative dell’Ateneo.
Durante le giornate di orientamento i ragazzi hanno potuto seguire sei lezioni universitarie, capire come funzionano i progetti all’estero e viaggi studio come l’Erasmus, conoscere il Cus centro sportivo universitario e i servizi che offre l’Informagiovani. Sono stati 800 i ragazzi che hanno invece effettuato i test delle conoscenze per Ingegneria, Economia e Agraria, che servono per capire qual è il proprio livello di preparazione e conoscere gli eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA) che saranno richiesti.
«Ho incontrato ragazzi curiosi e interessati, hanno fame di informazioni», ha detto il rettore Sauro Longhi che tutte le mattine, alle ore 9 ha accolto gli studenti per raccontare loro come funziona l’università, quanto il Paese abbia bisogno di laureati e di quanto sia sempre più fondamentale la conoscenza in un mondo in continuo cambiamento. «Ho apprezzato la loro maturità – ha detto – la voglia di continuare a studiare e investire nella conoscenza ma anche la loro spinta ad intraprendere un lungo e difficile percorso. Loro sono il nostro futuro».
La novità di quest’anno è che, per il primo giorno di orientamento, l’Univpm ha accolto un ospite d’eccezione: il cantautore Brunori Sas che ha incontrato circa 700 studenti in Aula Magna. «Viviamo in un’epoca di paura e incertezza – ha detto Dario Brunori – due sentimenti che vanno a braccetto, ma non fatevi scoraggiare da chi usa questi sentimenti per fermarvi». Al suo fianco il Rettore Sauro Longhi che con Brunori ha dialogato insieme ai ragazzi: «domandatevi sempre perché, è nella ricerca dei motivi che si trovano le risposte ai problemi». Il cantautore calabrese in conclusione ha dedicato agli studenti “Canzone contro la paura” e ha consigliato a tutti di essere curiosi. «Mi pento – ha detto – di essermi mosso tardi nel cercare le cose che mi piacevano, quindi se non vi sentite soddisfatti, sforzatevi di cercare senza arrendervi di fronte a quello che ci danno in pasto».