Attualità

Loredana Lipperini e “L’arrivo di Saturno”

Sarà Palazzo Oliva a Sassoferrato la location della presentazione del nuovo libro dell'autrice , romana di nascita ma marchigiana d'adozione. Che parla anche della sua regione

Loredana Lipperini

SASSOFERRATO – Sarà Palazzo Oliva a Sassoferrato la location della presentazione del nuovo libro di Loredana Lipperini “L’arrivo di Saturno”, edito presso Bompiani. L’autrice, romana di nascita ma marchigiana d’adozione, presenterà il romanzo alle 18:30 a Sassoferrato proprio per celebrare il rapporto con le Marche di uno dei protagonisti. Infatti Italo Toni è uno dei soggetti principali nel libro, e si da il caso che sia proprio sassoferratese, così la Lipperini non ha esitato a scegliere uno dei palazzi del centro storico della città marchigiana per rendere omaggio alla memoria dello stesso Toni, scomparso in Libano il 2 ottobre del 1980. Non si seppe più nulla neanche di Graziella De Palo, che giornalista come Toni, scomparve nel mistero. Gli anfitrioni della presentazione saranno Alvaro Rossi e Leonardo Animali, accompagnati dalle letture dell’attrice Laura Trappetti di alcuni passi del libro.

La trama
Loredana Lipperini si concentra su uno dei più gravi casi irrisolti della cronaca nera italiana. L’autrice racconta i fatti attraverso la voce di un’amica stretta della giornalista Graziella De Palo, Dora. L’inviata è insieme al collega Italo Toni a Beirut per seguire un traffico d’armi dai risvolti politici nazionali e internazionali, quando il 2 ottobre del 1980 scompaiono. Alla loro vicenda si lega quella di un fittizio pittore olandese ( Han van Meegeren) incaricato da un misterioso “uomo in nero” di dipingere un Giudizio Universale in una chiesa su una collina. Il tutto purchè sia un giudizio di Vermeer.

L’autrice
Molto disponibile e colloquiale, una determinata Loredana Lipperini spiega la genesi del suo nuovo libro e il personale rapporto con le Marche.

«Mio padre è di Serravalle di Chienti, ultimo paese prima del confine con l’Umbria – racconta la Lipperini -. Devo dire che è la mia seconda casa e appena posso fuggo lì per rilassarmi e soprattutto scrivere i miei libri. Proprio la collina che ho inserito nel racconto, quella della chiesa da affrescare, è una vera collina con una vera abbazia nel maceratese ( Col de Venti, sopra Murcia). Anche un’altra pubblicazione, “Questo trenino a molla”, è ambientata nei territori delle mie infanzie estive. Sono molto legata a quelle zone e trovo scandaloso come la Regione Marche stia assistendo i loro abitanti. Nel mio blog ( Lipperatura.it) ultimamente non faccio che parlare d’altro e credo che la situazione meriti più considerazione. Questo assenteismo da parte degli organi competenti non è accettabile». Ma come nasce “L’arrivo di Saturno”? «E’ una storia molto lunga, è dal 2000 che lo sto progettando – riferisce sempre l’autrice -. Ci ho messo molto tempo per la delicatezza dell’argomento, non sapevo bene come trattarlo. Prima un saggio, poi un libro d’inchiesta, ma erano tutte ipotesi decadute e inconsistenti. Poi ho trovato questa forma convincente: una doppia storia. Romanzare e raccontare delle falsità per descrivere e illuminare una verità. Sono infatti due storie, una finzione e una meta-finzione. Il falso a mio parere ha veramente la capacità di raccontare il vero, pertanto ho preso spunto da alcuni fatti realmente accaduti per dar vita a delle storie fittizie. Il doppio intreccio, il due storie in un libro, mi ha aiutato ad affrontare le vicende che volevo narrare».