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Einstein Nebbia all’avanguardia: apre il nuovo laboratorio informatico

«La collaborazione tra la scuola e il territorio continua. Il progetto – dice il dirigente scolastico Gabriele Torquati - contribuirà a creare un’offerta formativa all’avanguardia, che aiuti gli studenti nell’acquisizione di quelle capacità tecnico-professionali fondamentali per alimentare il ricambio generazionale nel mondo del lavoro»

LORETO – Se proseguono i lavori di ampliamento del plesso, l’istituto “Einstein Nebbia” di Loreto ha da poco aperto le porte alla Fondazione Carilo e alle istituzioni cittadine per l’inaugurazione di un nuovo laboratorio informatico, dotato di 24 postazioni di lavoro e computer di ultima generazione, già a disposizione degli oltre mille studenti iscritti ai corsi di quello che è uno dei più grandi plessi scolastici del territorio.

«L’evento attesta la prosecuzione della collaborazione tra la scuola e il territorio e anche l’ammodernamento delle strutture informatiche contribuirà – dice il dirigente scolastico Gabriele Torquati – a creare un’offerta formativa all’avanguardia, che aiuti gli studenti a cresce nel sapere ma soprattutto nel saper fare, e cioè nell’acquisizione di quelle capacità tecnico-professionali fondamentali per alimentare il ricambio generazionale nel mondo del lavoro nella zona».

Fulvia Marchiani, presidente della Fondazione Carilo, afferma: «Anche in questa occasione, e lo faccio con grande orgoglio, ribadisco la vicinanza della Fondazione ai giovani che si apprestano a lanciarsi nel mondo del lavoro. In questo riteniamo fondamentale anche il ruolo della comunicazione per arrivare a sviluppare le potenzialità operative dei ragazzi e per guardare insieme al loro futuro».

La presentazione del laboratorio è stata anche occasione per tornare sul tema del riutilizzo degli apparecchi dismessi: i vecchi pc, oggi sostituiti nella nuova aula, sono stati affidati al personale del ramo informatico dell’istituto tecnico “Meucci” di Castelfidardo che li ricondizionerà. Nel progetto sono coinvolti i ragazzi diversamente abili di entrambi gli istituti che, al termine della loro attività, apprenderanno come trattare lo smaltimento e il riciclo della componentistica elettronica.