LORETO – Il 4 dicembre si è svolta online l’assemblea per la costituzione dell’associazione “Shrines of Europe” che riunisce i santuari luoghi dei principali pellegrinaggi europei. Il gruppo di lavoro “Santuari d’Europa”, fondato nel 1996, include, ad oggi, Loreto, Altötting (Germania), Czestochowa (Polonia), Einsiedeln (Svizzera), Fátima (Portogallo), Lourdes (Francia), e Mariazell (Austria). Santuari mariani che non hanno bisogno di presentazione, la cui importanza è stata anche sottolineata dalle visite dei pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Il sindaco Moreno Pieroni fin dal 2008 ha seguito la nascita di questa connessione tra i santuari le cui relazioni hanno iniziato ad intrecciarsi a partire dal rapporto di gemellaggio, iniziato nel 1991, tra Loreto e la città Bavarese di Altötting. «In questo periodo di grave crisi per il nostro Paese e per l’Europa, la costituzione dell’Associazione rappresenta una buona ragione per guardare insieme con fiducia al futuro – dice il primo cittadino -. Occorre creare un network di relazioni che possa offrire ai Paesi aderenti opportunità di crescita spirituale economica turistica e culturale».
Nel corso dell’assemblea, alla presenza di tutte le delegazioni europee e del vicesindaco di Loreto Nazzareno Pighetti, sono stati nominati referenti del progetto, oltre al Sindaco, l’assessore alla Cultura Francesca Carli e l’assessore ai Gemellaggi Daniela Romanini. Il Comune di Loreto sarà supportato nella progettazione e nell’engagement da PlayMarche, spin off dell’Università di Macerata. Sotto la regia del sindaco di Fatima, Luis Miguel Albuquerque, e di Herbert Hofauer (Altötting) si è poi proceduto con l’approvazione dello statuto, delle attività di programma e con la condivisione della vision della rete di Comuni: ottenere il riconoscimento mondiale come “patrimonio unico” di percorsi di fede, festival, eventi culturali e creativi.
Obiettivi del Comune di Loreto saranno valorizzare il ruolo e l’importanza dei Santuari d’Europa e promuovere una maggiore cooperazione all’interno della rete; sviluppare una visione politica condivisa per il futuro gestendo un “brand ombrello”; ideare e realizzare strategie di marketing territoriale; organizzare attività culturali, creative e sociali comuni attraverso programmi di scambio e azioni sostenibili. Al centro dei tavoli di lavoro di “Shrines of Europe” anche il reperimento e la condivisione di nuove risorse; la promozione dei valori europei come occasione di dialogo interculturale, intergenerazionale e di pace; la creazione di un “itinerario culturale” per consolidare la cooperazione e la promozione sia della rete che dei suoi membri; la condivisione di buone pratiche; l’identificazione di altri luoghi di culto che potrebbero entrare a far parte della rete in futuro.