LORETO – L’amministrazione comunale di Loreto, con una delibera di giunta appena approvata, riprende, ampliando in misura sostanziale la platea dei soggetti beneficiari, le misure urgenti di solidarietà alimentare e di prima necessità previste come sostegno alle fasce della popolazione più fragile ed esposte all’emergenza pandemica. «I buoni spes – ha spiegato Nazzareno Pighetti, assessore ai Servizi sociali, presentando il documento in giunta -, saranno così concessi ancora ai nuclei familiari che si trovano in condizioni di disagio economico, con difficoltà a sostenere le spese alimentari e di prima necessità».
Se il provvedimento rappresenta una sorta di continuum istituzionale rispetto a quello della scorsa primavera, nuovi e significativi sono però la quota del bonus, ora più alta, e l’allargamento delle fasce della popolazione che potranno avere accesso alle misure, come spiega lo stesso sindaco Moreno Pieroni: «Innanzitutto il bonus di 100 euro per ogni soggetto familiare sale a 150, più altri 50 euro per ogni ulteriore componente della famiglia, e poi viene innalzata la soglia delle retribuzioni da reddito o pensionistiche mensili che sale da 600 a 700 euro sotto la quali è consentito l’uso del bonus».
L’impegno di spesa per l’attuazione della misura è di 78.122,02 euro, conferma il sindaco, che continua: «La situazione economica di molte famiglie del territorio, già delicata a causa della prima ondata del Covid-19, è diventata ancora più precaria per gli effetti della seconda ondata che si stanno abbattendo sull’economa locale con una intensità davvero senza precedenti. Sono numerose le famiglie che stanno subendo le conseguenze delle restrizioni, gravi per tutti i Comuni ma ancora di più per Loreto che vive di un economia molto specifica, basata sul turismo spirituale. Per questo, ci siamo impegnati non solo a riproporre il provvedimento della scorsa primavera ma abbiamo trovato il modo per ampliare la platea di persone beneficiarie».
Nel dettaglio, possono accedere al bonus spesa i nuclei familiari non percettori di reddito derivante da lavoro dipendente il cui datore di lavoro abbia richiesto ammissione al trattamento di sostengo a zero ore o a orario ridotto, il nucleo non percettore di reddito da attività autonoma, il nucleo in condizione di disagio economico segnalato da associazioni del terzo settore, nuclei in carico ai servizi sociali e nuclei interamente privi di reddito. Infine, il saldo dei conti correnti bancari o postali per accedere alla misura non dovrà superare la somma di 7.500 euro alla data del 30 novembre.