LORETO – Doveva essere un tranquillo turno pomeridiano di lavoro, della tratta che collega Ancona con la città della Santa Casa, ma un autista si è ritrovato minacciato e preso a sputi in faccia da un passeggero che voleva proseguire per forza la corsa fino a Recanati. Ora un 23enne bengalese, senza fissa dimora, è finito a processo per violenza privata e interruzione di servizio pubblico. La vicenda risale al 9 maggio del 2014 e ieri (1 giugno) doveva iniziare la prima udienza al tribunale di Ancona che però è stata rinviata al 26 ottobre. Parti offese l’autista, un iraniano di 60 anni residente da anni a Montemarciano, e la Conerobus. Durante il turno pomeridiano a bordo di un autobus che da Ancona doveva raggiungere Loreto, l’autista si è trovato il passeggero che, arrivato a destinazione, non voleva scendere dal mezzo pubblico e impediva il passaggio anche agli altri passeggeri.
Il dipendente della Conerobus è intervenuto per far scendere i passeggeri ma il bengalese non voleva sentire ragione e ha iniziato a minacciarlo e insultarlo. Stando alle accuse contestate, il 23enne voleva arrivare fino a Recanati anche se la tratta era finita lì. L’autista, che aveva fretta di ripartire perché doveva sostituire un collega per un’altra percorrenza, ha fatto poi scendere i passeggeri dalla porta posteriore ripartendo con lo sconosciuto a bordo. Durante la marcia il bengalese avrebbe preso di forza il volante del bus facendo sterzare bruscamente l’autista che è riuscito per un soffio a riportare il mezzo pubblico nella giusta corsia di marcia. A questo punto ha fatto scendere il giovane che lo ha preso a sputi in faccia. Tornando dalla corsa successiva ha ritrovato il bengalese alla fermata di Loreto che di nuovo ha iniziato ad inveire contro di lui causando un ritardo al bus di 45 minuti sul tragitto che doveva coprire. L’autista ha chiamato i carabinieri che hanno identificato il passeggero. Per il giovane è scattata una denuncia finita fino in tribunale.