LORETO – L’inaugurazione dell’opera in piazza Giovanni XXIII a Loreto rappresenta un momento di prestigio culturale della città mariana ma anche l’occasione di riqualificare un’area urbana di interesse cittadino e la conferma che attraverso una preziosa rete di soggetti pubblici e privati l’arte può rappresentare un valore aggiunto per il territorio.
Il gruppo scultoreo è tra le più importanti opere d’arte monumentali che Loreto abbia visto inaugurare nel proprio centro storico, almeno negli ultimi 50 anni: “La Visitazione”, di notevole impatto figurativo e di grande rilievo culturale, rappresenta il secondo mistero gaudioso del Rosario. Alla caduta del velo erano presenti monsignor Giovanni Tonucci, arcivescovo prelato di Loreto, il sindaco Paolo Niccoletti, Sandrina Bolognini, presidentessa del Rotary club Loreto 2014-2015, Fulvia Marchiani, presidentessa Fondazione Carilo e l’assessore regionale Moreno Pieroni. Per l’entità della raffigurazione, ideata e realizzata dal maestro Floriano Ippoliti, per il valore artistico e anche per la collocazione di assoluto prestigio, tra i luoghi più centrali della città mariana, all’imbocco del Santuario, nel punto dove passano centinaia di migliaia di pellegrini e turisti ogni anno, l’inaugurazione dell’opera, donata all’amministrazione comunale, è avvenuta dopo la presentazione nella sala consiliare con il contributo del violino del maestro Marco Santini.
In molti hanno creduto in questa iniziativa, soggetti accomunati dal fine comune di offrire a Loreto un nuovo motivo di vanto e orgoglio, dal Rotary, capofila e connettore nella ricerca dei partner che ne hanno consentito la realizzazione, al gruppo “Dp logistica”, main sponsor che ha scommesso da subito nell’opera, la fondazione Opere laiche lauretane, la fondazione Cassa di risparmio Loreto, la Rainbow, fino al comune bavarese di Altötting, gemellato con Loreto, che ha partecipato anche economicamente all’iniziativa. Un’operazione in linea quindi con lo spirito dell’Art bonus fortemente voluto dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che da tempo sta cercando di rafforzare la collaborazione tra pubblico e soggetti privati, invitando questi ultimi a investire in opere d’arte e a finanziare progetti culturali a beneficio della collettività.
Il gruppo scultoreo indica anche quel percorso di uscita verso il mondo che papa Francesco spesso ricorda: è un messaggio che contiene una finalità educativa importante e, collocata a Loreto, rappresenta anche un momento integrante del cammino, fisico e spirituale, che porta alla Santa Casa. L’opera coniuga e riunisce in sé molteplici aspetti di assoluto valore: se agli occhi resta probabilmente più evidente quello artistico e storico, altrettanto significativo è il suo significato sociale, finalizzato alla riqualificazione dell’area circostante il corpo scultoreo. Restituirla ai cittadini lauretani come nuovo punto di interesse della passeggiata urbana è stato pertanto un altro dei motivi che hanno indotto i promotori a sostenere il progetto.